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Lourdes 2012

Lourdes 2012

Lourdes 2012

Padova 12 ottobre
Carissima Carla ho ancora il cuore pieno di gioia…mi sembra un sogno. Ma sono stata davvero a Lourdes!!! Ho sentito la chiamata della Madonna, Maria mi ha accompagnata, ha camminato con me, anzi, precedeva i miei passi e mi ha riportata a casa. Dopo aver convinto Carlo insistendo perché il 4 novembre è il 40° di matrimonio, credo che anche qui Maria ci abbia messo lo zampino, finalmente potevo andare a Lourdes con lui piena di gioia.
Come compagni di viaggio avevamo due signorine e una coppia di sposi, lui medico. Io e Carlo ci siamo sentiti a nostro agio. Abbiamo condiviso la Messa, i canti. A momento del pasto scherzavamo come fossimo tornati bambini, perché ci avevano dato il cetsino da viaggio. Le ore notturne sono state le più dure e ho invidiato chi è riuscito a dormire. C’erano anche dei bravi sacerdoti, ma soprattutto un Pellegrino speciale: Gesù, come lo chiamavo io e tutti abbiamo sentito questa presenza! Sono arrivata a Lourdes tanca, ma felice.
Il giorno dopo, dopo un sonno ristoratore, con mio marito e un gruppo di pellegrini siamo andati a visitare la casa di Bernadette e mi sono chiesta: come hanno potuto vivere in condizioni così misere…anche se qualcuno diceva che a quei tempi era così. Siamo andati pure nella Parrocchia dove ha ricevuto il Battesimo e dove si trova, nella vicina cripta il corpo del curato.
Nel pomeriggio passando sotto la Grotta ho sentito che Maria mi stava al fianco perché mi accorgevo che camminavo con scioltezza (sai che faccio fatica) se ne è accorto, con sorpresa, anche Carlo!!!
In quei giorni ripetevo, come una litania Ave Maria, insieme a tante persone che, con la loro corona, dicevano il Rosario.

IL BAGNO

E’ stata un’esperienza bellissima, non la posso esprimere. Mi hanno avvolta in un mantello azzurro per coprirmi, ma soprattutto mi ha avvolta l’estrema delicatezza delle Sorelle che mi hanno aiutata. Entrata in vasca, dopo essermi abbandonata alle braccia delle sorelle, ho sentito la carezza di Maria e così ho provato anch’io quel miracolo continuo che si percepisce in quel momento: la gioia e l’Amore!!! Grazie! Grazie! Grazie! Perché la tua presenza a Lourdes, ha arricchito il mio pellegrinaggio, ringrazio anche Sandro.

Sempre unite , la tua Marì e Carlo con mamma Ada (100 anni)

9 ottobre

Carissima Carla, non sono una brava scrittrice ma brevemente di esprimo le mie impressioni a Lourdes. Sono stata felicissima perché, per la prima volta, ho incontrato e soprattutto, pregato con alcune briciole. Io non posso mai venire a Loreto, perché sono sempre impegnata a fare la nonna a tempo pieno. Allora ti dirò che questo incontro è stato voluto proprio da Gesù, perché io ero iscritta al regionale della Toscana, ma la vigilia della partenza mi sono sentita male, il giorno dopo ero in ospedale, così ho rimandato al Nazionale ed era scritto che dovevo incontrarti insieme alle briciole. Se questo non è un segno! Cos’altro è? Anche quando t’incontrai 2 anni fa per la prima volta fu per una serie di circostanze non volute da me, ma da qualcun altro.

Ho affidato alla Mamma tutti i miei problemi e sono tanti, sento sempre che è come se andassi per la prima volta. A Lourdes mi ricarico e quando torno, anche se problemi ci sono ancora tutti, li affronto con serenità e fiducia, perché là ho fatto il pieno di fede e di fiducia, non soltanto per le mie preghiere, ma per quelle di tutti.

Vorrei scriverti tante altre sensazioni, ma, come ti ho detto, non so esprimermi. Leggo e rileggo i tuoi libretti, mi aiutano a capire tante cose. Un abbraccio sincero Teti Viareggio

19 dicembre 2012

Ti scrivo ancora Di Lourdes Carla, non posso dimenticarla, perché tu me ne hai fatto innamorare. Dopo averlo desiderarlo fortemente da chiedere a Maria la grazia di poterci andare, l’ho ottenuta!!!

IL ROSARIO

Una grande emozione è stata quella di pregare insieme ad alcune briciola il santo rosario, preghiera che ho sempre amato e suona nel mio cuore come una melodia: tanti cuori un solo amore, tante voci, una parola: Gesù, Gesù.
Anche l’accensione del cero è stato un momento commovente e forte quando abbiamo letto insieme la preghiera scritta da te. Vedendo la fiamma di quel cero ho immaginato che ci fossero racchiuse tante richieste

di guarigione fisica e spirituale e, per te in particolare, ho chiesto un po’ di sollievo dai tuoi dolori.
Si sta avvicinando il Natale, Gesù si è fatto bimbo. Per culla, Maria, gli ha potuto dare solo una mangiatoia, lo ha avvolto in povere fasce, magari cucite dalle sue mani, non come le mamme di oggi che vanno nei negozi (boutique) per comprare il corredino più bello. Le mie figlie si passavano i vestitini man mano che cresceva una e poi l’altra. I bimbi sono sempre belli anche con degli stracci. E’ una riflessione che mi esce dal cuore. Ho scritto in fretta, ho fatto degli errori, ma non la ricopio, va bene così è venuta dal cuore. A Natale vado da mia mamma centenaria, il tempo che passo vicino a lei è sempre un dono!! BUON NATALE E BUO ANNO 2013. Grazie per tutto, grazie della gioia condivisa a Lourdes!

Briciola Marì

Carla carissima ,
Ti ho seguita passo , passo in questo tuo pellegrinaggio il mio cuore era lì con te e la mia preghiera si univa alla tua …mercoledì ho seguito su tv 2000 la Processione Eucaristica .
Non credevo possibile poterti vedere in mezzo a tante e tante persone anche se lo desideravo tanto. Invece ti ho vista ……prima il tuo berrettino rosso e poi il tuo viso , dolce e luminoso seppure tanto sofferente . Non ti so dire la gioia che ho provato ! ….e mi sono sentita lì accanto a te e ho sentito la tua preghiera per me , così , come sono certa tu hai sentito la mia per te …non ti ho ancora chiamata al telefono perchè penso sarai molto atanca ( ancora di più ) e non voglio aumentare la tua stanchezza, anche perchè chissà a quante telefonate dovrai rispondere. Sentimi sempre tanto vicina con la preghiera e l’offerta delle mie giornate …. per ora ti abbraccio forte, forte e ti mando un bacione grosso ,grosso ….TI VOGLIO BENE ….. Antonietta Bassani

Ti ho vista con gioia durante la processione Eucaristica, che nostalgia…la vita lì è un cielo che si illumina! Pensami e dì una preghiera poer mia sorella. Liliana Bosone da MARATEA PZ

ANGELA, accompagnatrice di Cecilia, in barella….appunti

Siamo arrivate a Lourdes. Cecilia per scendere dal treno l’hanno fatta passare dal finestrino,. Al momento ero rimasta un po’ male ma poi quando ho visto Cecilia sorridere ho pensato che invece doveva succedere cosi.
Salita sul pullman per raggiungere l’ospedale Salus mi sono emozionata tantissimo. C’era Cecilia in barella, parecchie persone in carrozzella, altre sedute, ma con problemi, fra cui un signore appena conosciuto. Mi ha detto che era molto contento di essere arrivato a trovare la Madonna. Nel corso del pellegrinaggio ho conosciuto sua moglie e mi ha detto che prima era un uomo un po’ burbero e molto silenzioso. Quando ha avuto un incidente, è rimasto in coma per due anni e si è risvegliato, non muoveva più braccia e gambe, ma era cambiato anche interiormente. Era diventato più sereno e più socievole con gli altri.

E’ domenica.
All’uscita da questa solenne funzione ci siamo ritrovati per la foto di gruppo che poi mi è stata regalata assieme alla maglietta dell’UNITALSI,quando nel pomeriggio ci siamo ritrovati alla Grotta per la benedizione del cero con gli amici del gruppo di Valbrembo. Lì mi hanno nominata barelliera. Sempre nel pomeriggio Cecilia è riuscita a soddisfare il suo desiderio di lavorare, vale a dire recitare il Rosario alle piscine. Mi ha emozionato molto quando l’ha recitato in francese.
Al ritorno in treno, nel nostro scompartimento c’è stato un via vai di persone che venivano a salutare Cecilia, la quale riesce sempre a trasmettere gioia, serenità, fiducia.
Un grazie enorme è per tutti i malati che ho avuto la fortuna e il privilegio di conoscere e anche a quelli che ho solo visto. Sono stati per me un grande insegnamento di vita.
Questo pellegrinaggio sicuramente non mi ha aumentato ho diminuito la Fede o il mio Credo, ma mi ha insegnato molte altre cose importanti. Prima di tutto la condivisione e la libertà. ANGELA

CECILIA barellata – spunti dal suo diario

Mi avevano detto che il viaggio in treno era il modo più completo per vivere questo pellegrinaggio … magari un po’ più impegnativo fisicamente, certamente ne è valsa la pena. Questa era per me il quinto viaggio a Lourdes, quattro negli ultimi cinque anni… forse per la frequenza con cui ultimamente mi sono recata in quel luogo, lo sto sentendo come uno spazio a me sempre più familiare. Sono partita con il cuore aperto, intenta ad accogliere ogni attimo, ogni volto …. Felice di andare a un appuntamento così prezioso assieme a persone a me care … sperando che per ognuno questo pellegrinaggio fosse occasione di cammino del cuore.

In effetti il pellegrinaggio è soprattutto andare incontro a ciò che il nostro cuore attende, non soltanto un semplice viaggiare.. e intanto l’ attesa di questo incontro caricava ognuno di noi che eravamo su quel treno. Il treno come un villaggio, una grande famiglia che attendeva e… viaggiava. Il cuore di tutti era rivolto a Lourdes.

Sono scesa dal treno passando dal finestrino ed è risultato il modo più semplice, così che l’abbiamo adottato anche per risalire, al rientro.

Questa soluzione mi ha divertita tantissimo … e la terrò presente. Sistemati i bagagli abbiamo subito cominciato a organizzare il resto della giornata.
A Lourdes non c’è un attimo da perdere !
Già il primo giorno abbiamo partecipato al S. Rosario delle 18,00 alla Grotta. Subito da casa arrivano chiamate e sms ….. guardavano la diretta e hanno riconosciuto la barella … Eravamo entrate in pieno nell’atmosfera di Lourdes e ci tenevo che Angela, al suo primo pellegrinaggio, facesse al più presto esperienza dei momenti forti di Lourdes.

A Lourdes la folla non è fatta di estranei. Quella sera un prete filippino, più a gesti che a parole perché non parlava italiano, si è avvicinato alla mia barella chiedendo di noi e dandoci la sua benedizione. E di persone che si facevano accanto solo per un saluto o per assicurare una ne ho viste tante, particolarmente a tarda sera alla Grotta, quando ero lì sul lato del portico di accesso alle piscine, a pregare il Rosario. Quanti volti restano nella memoria e magari anche nella preghiera al rientro!

“Grazie del suo sorriso!… Preghi per me …ricordi mio figlio … e ti affidano la loro intenzione, la loro sofferenza …” A Lourdes l’anonimo non c’è …al limite c’è qualcuno che non hai ancora incontrato. Lì sembra normale rompere schemi, rigide abitudini, svincolarsi da tentennamenti … viene più spontaneo mettersi in gioco, senza risparmiarsi … In effetti a Lourdes sembra che ognuno tiri fuori il meglio di sè …A Lourdes si riaccende l’intensità della vita e aggiungo io – ricordando Don Tonino Bello –“Tutto non basta se il mio vivere non diventa quello di un innamorato …” E mi pare che a Lourdes capiti spesso di vivere così.

Riguardo alla durata del viaggio sicuramente se all’andata quelle ore sono occasione di
amalgama e di “riscaldamento interiore “ altrettanto prezioso è il tempo impiegato al rientro, per custodire e riorganizzare i frutti di Lourdes affinché, quello che si è vissuto, non sia un fuoco di paglia. …. È un distaccarsi lentamente da chi è stato con noi in momenti stampati dentro … Ci si saluta e risaluta, con calma scambiando indirizzi, si accolgono nuove possibilità d’amicizia ….
E anche le 24 ore del rientro sono già andate assieme ai bei paesaggi scivolati dietro ai finestrini.. Lourdes più che un luogo è uno spazio interiore da custodire dentro … il sapere che c’è, fa già bene. CECILIA

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