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Briciola di Aprile 2023

Briciola di Aprile 2023

Briciola di Aprile 2023

PROFUMO DI GRANO E SAPORE DI PANE

(Dal libretto “Quando ti ho incontrato” a cura di Antonio Mennonna – stampato nel 2019)

Il mio primo contatto con Carla fu telefonico, era il 1994. Dopo un pellegrinaggio a Lourdes, ero alla ricerca di un rosario meditato alla Grotta, le cui parole mi avevano colpito molto e don Decio Cipollone mi diede il numero di telefono di Carla perché lei l’aveva registrato su audiocassetta.

La prima cosa che mi colpì, quando la chiamai, fu la gioia che la sua vocina sottile emanava e, ascoltandola, contagiava nel profondo. L’incontro di persona avvenne a Lourdes e, nel fare la sua conoscenza, percepii subito che in lei c’era qualcosa di speciale. A questi due incontri ne seguirono tanti altri, a Lourdes, a Loreto, telefonici o per posta, e di ciascuno conservo ricordi bellissimi perché il suo modo di essere riusciva a scrollarci di dosso la polvere che si accumulava nell’animo.

Due ricordi in particolare custodisco teneramente nel cuore. Quando, nel periodo in cui soggiornava a Loreto, la invitammo un giorno da noi a Falconara perché avevamo organizzato con l’UNITALSI la nostra prima festa della gioia, a cui parteciparono bambini e ragazzi dell’Istituto Bignamini. Li conducemmo in uscita, in una casa di campagna a Monte Marciano, per far godere loro un po’ d’aria, sole e gioia.

Leggere come Carla raccontò la giornata nel suo libretto Mettici il cuore mi commosse fino alle lacrime. Quel giorno lei era felice, si aggirava tra i ragazzi portatori di gravi handicaps e i giovani volontari che li accompagnavano, raccoglieva testimonianze, scattava fotografie e sapeva cogliere quanto di più prezioso aleggiava nell’aria e nei nostri cuori: il soffio dello Spirito Santo che muove ogni cosa e il volto di Dio da contemplare in ciascun ragazzo di cui ci prendevamo cura.

Dalle parole di Carla: “E’ Dio che chiama: “Vuoi farmi il favore di amare al posto mio, di servire al posto mio?” E’ un favore a Dio… che onore! Oggi Gesù ci hai fatto vedere il tuo volto: GRAZIE! Che non sia solo per oggi ma per sempre, che ogni giorno possa ripetersi questa festa.”

Tutti, in quella giornata, sentimmo sgorgare un’infinita gratitudine perché in quegli istanti toccavamo insieme l’essenza della vita e lei, che era impastata di quella pura essenza, ci aiutava a coglierla. Fu una festa dal profumo di grano e dal sapore di pane spezzato.

Un altro ricordo meraviglioso fu quando Carla tenne un incontro nella sede dell’UNITALSI di Ancona e, finito l’incontro, prima di tornare a Loreto, andammo con lei al duomo che si erge sopra il porto di Ancona. Gioimmo insieme di fronte a un tramonto infuocato, di rara bellezza, sul mare. Fu per noi indimenticabile vedere il suo volto accendersi più del sole, di stupore e meraviglia davanti allo spettacolo che il buon Dio ci stava donando. Un momento di paradiso: vedere in lei una tale gioia ci riempì di una gioia ancora più grande, che si innalzò come preghiera di lode a Dio.

Ecco le cose che sempre mi hanno colpito di Carla, che ho fatte mie e che sento come eredità da portare avanti: lo stupore che abitava il suo cuore e che deve abitarci tutti di fronte al miracolo della vita che si rinnova ogni giorno e di fronte al creato; la semplicità delle piccole cose, di cui erano intrisi i suoi gesti e che deve impregnare anche i nostri.

Se dovessi descriverla in una sola immagine direi che era come un girasole, sempre rivolto verso il sole, così lei, costantemente rivolta verso Gesù che abita nel fratello.

                                                                                                                      Marta Rossi