Enter your keyword

Loreto 2012

Loreto 2012

Loreto 2012

ALCUNI RICORDI DI LORETO 2012
ciao mia cara Carla, sono così felice di averti conosciuto, era da questo inverno che lo aspettavo, sei come ti immaginavo, una persona stupenda, che riesce a dare tanto.
Che gioia sei stata per me, e che bello incontrare le tue collaboratrici ( Carlotta, Angela, Mariarosa, Antonietta, Sandro) e la freschezza ed il sorriso di Padre Edelweiss. la bellezza delle parole di padre Alfredo, tutto così bello, la tua capacità di saper aspettare 66anni il volere del Signore, che grande prova, ed era bello sorriderci tutti uniti da quel cartellino azzurro con scritto BRICIOLE, che ci fa riconoscere e ci affratella! Che piacere parlarci come se ci conoscessimo da sempre, come se fossimo tutti della stessa grande famiglia, che fa di nome ‘briciole’.ti abbraccio forte forte, a presto mia cara, carissima sorella
Maria Cristina Lorenti Castiglione del Lago , la Pievaccia Carissima Carla, voglio condividere con te alcune delle bellissime esperienze che ho vissuto a Loreto. Per me questo è stato il primo anno in cui sono riuscita a vivere interamente l’incontro annuale,

Se qualcuno mi chiedesse un consiglio oggi, gli direi di partecipare ad ogni giorno, possibilmente di dormire a Loreto, di immergersi totalmente in questo ritrovo che coinvolge cuore e fede. Aveva ben ragione il cardinale Comastri, allora Vescovo di Loreto, a caldeggiarne l’incontro annuale in questa città. Queste briciole sono divenute la mia seconda famiglia.
Dopo i Vespri che aprono ogni incontro Padre Alfredo ci ha detto“Ora potete andare in Santa Casa, la casa dove Maria ha ricevuto l’Annunzio, la casa dove ha vissuto con Giuseppe e Gesù, la casa in cui ha vissuto l’amore, la casa dell’Amore. Prima di entrare in Santa Casa fermatevi un momento e chiedetevi: Vivo nell’amore?”.
Fra le tante briciole presenti ho conosciuto Rosa, con suoi trentasette anni non dimostrati neanche lontanamente, che mi guarda, mi ascolta, mi sorride. Io le parlo, le chiedo il permesso di accarezzarla e di baciarla, e allora
accarezzo le sue braccine scarne dalla pelle morbida come un petalo di rosa, stringo teneramente la mia mano nella sua e le do dei baci sulla guancia dicendole: “Sei bellissima”! Rosa ride sempre più, dimostra tutta la sua contentezza, mi inebria con il suo sorriso, allunga gli arti e si muove in quel modo inconfutabile che conoscevo così bene.
Ho vissuto in modo straordinario, la via Crucis che abbiamo pregato tutti insieme nella Basilica inferiore.
Per tutto questo voglio lodare con tutto il cuore il Signore e ringraziarlo infinitamente perché sa fare cose grandi e rende eccezionale anche la più piccola delle cose. Un grazie a te Carla cara per il tuo primo Sì e per tutti gli altri e ancora un grazie a Dio per il dono delle Briciole, piccole, umili ma grandi nell’Amore. E un grazie grande vorrei dirlo a tutte le Briciole che, con le loro testimonianze di vita vissuta ci hanno permesso di conoscerci meglio e di sentire come il perdono, l’amore e la comunione tra i fratelli compiono cose stupende.
Ringrazio don Edelwais, che con la sua gioiosa paternità sacerdotale ci ha riempito il cuore dell’Amore di Gesù per noi e ci ha invitati a contraccambiarlo almeno con un sorriso quando riceviamo l’Eucarestia. Ora cercherò di sorridere sempre al mio Signore come Lui, sono certa, sorride sempre a me. Loredana Lucernoni
Carla carissima , anche quest’ anno , il Signore mi ha concesso di essere a Loreto per l’ incontro annuale delle “ Briciole “.È bello incontrarsi anche se non ci si conosce tutti personalmente , ma . . . fermarsi per ascoltare e condividere tante esperienze di
vita, è vivere in pieno l’ amore …è sentirsi veramente fratelli : figli di unUnico Padre, è sentirsi parte di una grande famiglia dove
regnano l’ amore e la solidarietà, è non sentirsi più soli con i nostri piccoli e grandi problemi, è sentirsi aiutati e sorretti dalle preghiere di questa grande famiglia .
Ringrazio il Signore per questo dono e grazie a te Carla per il dono della tua vita , grazie per il tuo Sì che rinnovi ogni giorno e Grazie perché ti “ lasci usare “ da Gesù …
Per ora ti saluto , conto sulle tue preghiere specialmente per Chiara e la sua famiglia.
Ti abbraccio forte , forte Ti voglio bene Antonietta

Loreto e sparse nel mondo. con affetto Ida Pojaghi ValsecchiCarissima Carla è la seconda volta che partecipo all’incontro delle briciole a Loreto. Non era nei miei progetti, “per caso” ho partecipato l’anno scorso, ci sono tornata quest’anno e devo confessarti che questi incontri sono per me un percorso di guarigione. Ringrazio la “Mamma” che guida e sorregge i nostri passi; ringrazio per l’incontro di sacerdoti e persone meravigliose che pur provate dalla sofferenza ti donano e ti trasmettono Gesù.
A Loreto si sperimenta e si vive quello che ci ha detto Gesù: “venite a me voi tutti che siete affaticati ed oppressi ed io vi consolerò”. Un grosso grazie a te Carla, a padre Alfredo, don Edelwais ed a tutte le briciole presenti a
Mia cara Carla, Dal 2005 ad oggi, circa 200 briciole (da ogni parte d’Italia) ogni anno nel mese di luglio, lasciano le loro occupazioni e si dirigono verso un’unica meta: LORETO, al Santuario della Casa di Maria. Quest’anno sono venute con me, per la prima volta, due coppie alle quali avevo parlato dell’ Associazione. La loro gioia è stata la mia gratificazione.
Vi si trascorrono 3 giorni di spiritualità, di condivisione, di fratellanza e di gioia. Durante i tre giorni c’è lo spazio per le testimonianze, spesso molto toccanti e esemplari. Mi è difficile dimenticare quello che hanno detto i coniugi Laveroni con i loro 5 figli adottati di cui due handicappati gravi; di Graziella con il figlio cieco e cerebroleso, mentre l’altro sano è morto in un in incidente stradale; di Mirella Marongiu che assieme al marito Carlo malato di SLA ha lottato con grande rispetto e dignità senza mai perdere la fede, fino alla fine. E poi, come dimenticare Piero e Teresa che da 40 anni accudiscono la loro figlia Francesca, rimasta in stato vegetativo in seguito a una iniezione di vaccino trivalente e infine Loredana Lucernoni che per tanti anni ha curato e amato in particolare quel suo figlio gravemente handicappato e se lo ha visto volare in cielo all’improvviso?
Anche a me è stata data la possibilità di parlare di una persona speciale che ho conosciuto, Nicola, malato di SLA, che attraverso il suo sorriso e la parola non espressa, ma ben capita con la lettura sullo schermo, mi ha comunicato la gioia del suo spirito. A questo punto mi verrebbe da pensare che ci vorrebbero due polmoni d’acciaio per gridare: “Perchè Signore tanta sofferenza?”. A noi cristiani viene in mente Gesù che ha subito i dolori dell’abbandono, del tradimento, dell’umiliazione, della derisione, fino ad essere spogliato e, nudo, inchiodato su una croce per poi essere innalzato alla vista e al disprezzo di tutti. Lui, l’innocente che non aveva fatto che del bene. Qui si spiega, solo in parte, il mistero del dolore, specialmente quello innocente, perché il dolore è un mistero. Una persona che ha attirato la mia attenzione è stata Rosa. Era vicina a me in carrozzella, con la testa buttata all’indietro, sembrava mi guardasse, mi sono subito seduto accanto a lei, l’ho accarezzata, le ho parlato e tutte le volte che i nostri occhi si incrociavano, mi ricambiava con dei larghi sorrisi. Non può parlare ma capisce tutto e risponde a tutti con sorrisi e cenni del capo.

Perdonami Carla se sono stato tanto lungo, ma andrei avanti ancora pagine e pagine per dire tutte le emozioni provate e i bei ricordi e propositi che mi sono portati a Casa. Non ti dimenticare di me, ti tengo stretta al cuore. Con affetto Enrico da Mazara del Vallo TP Carla, sono Carmela, da Conversano (Bari),sono venuta per la prima volta a Loreto insieme ai miei cari,ci ha accompagnati Anna, una mia cara amica. Quando ti ho vista ho pianto, ero tanto emozionata e ti ho presentato Marco mio figlio di 9 anni, la mia famiglia.Avevo letto i tuoi libri, ed ora ti conoscevo; hai visto le mie lacrime, la mia sofferenza, ti ho mostrato le foto di Luca, il mio angelo, e tu subito mi hai preso per mano, mi hai accompagnata da padre Alfredo .Abbiamo parlato, mi ha confortata, gli ho chiesto.”Dov’è Luca? sta con Maria?, le dà lei il latte? io non posso più, qualcuno gli dà la mano? è piccolo, ha solo18 mesi”. Padre Alfredo mi ha risposto:”Il tuo Angelo è con Maria, chi meglio di lei può tenerlo, sta bene, vai da Lei e parlale, è con Lei.” Sono andata in quella casa, quanto ho pianto, ero in ginocchio e baciavo quei muri, ero in silenzio, ma lì c’era Maria con il mio Luca.
Carla, sono stati giorni speciali, che porterò sempre con me. Mi sono sentita avvolta da tanto amore, da tanta serenità; era come se tutti conoscessero me e il mio Luca, tutti mi erano vicini.Anna, la mia amica, il giorno dopo il funerale del mio Luca, è venuta a casa dai miei genitori,dove ora io e Marco viviamo e mi disse” Carmela, l’anno prossimo, andremo a Loreto, da Maria, ti farò conoscere Carla, è un angelo del Signore, asciugherà le tue lacrime, calmerà il tuo dolore, la tua sofferenza, starai meglio.” La guardavo, non dicevo niente, imbottita come ero,di farmaci e cortisone.
Ed ora ti racconto la storia breve del mio piccolo Luca
Il 17agosto 2011, ero a pranzo con i miei genitori e i miei bimbi Marco e Luca erano nella stanza accanto con Giulia a guardare la tv.La porta della cucina era aperta e Luca col fratellino se ne sono andati in giardino, dove c’è la piccola piscina. Non vedendo più i bambini, li chiamo, ma non rispondono, allora corro, sento le urla di Marco, mi spavento, corro fuori, il marito di Adele ha tra le braccia Luca, i pianti, le grida, i carabinieri, l’ambulanza, l’elicottero. In ospedale, i dottori mi dicono: ”Signora, se Luca si sveglia, avrà grandi danni celebrali, è molto grave”.Io non capivo più niente, quando mi davano il permesso di entrare, abbracciavo Luca, gli tenevo la mano, lo accarezzavo, gli cantavo le canzoni, gli dicevo: ”Luca aspetta, verrà Gesù, ti aprirà gli occhi”. Tutti mi guardavano, mi osservavano, ed io all’orecchio di Luca ripetevo:”Chiedi e ti sarà dato, bussa e ti sarà aperto”. Qui a Conversano, tutti pregavano per Luca. Ma Luca è morto, a 18 mesi, la domenica successiva. Furono donati gli organi ad una bambina di
Bergamo e ad uno di Genova.Che dolore Carla! Lo aveva provato Maria nel vedere suo figlio soffrire, morire, ed io lo stesso. Cara Carla,oggi capisco, perché la mia amica Anna, mi disse quel giorno di venire a Loreto. Tramite una cara amica incontrata al cimitero, faccio parte dell’associazione “Figli in cielo”,di Andreana Bassanetti, una psicologa la cui figlia si suicidò, stare con questi genitori, condividere lo stesso dolore mi fa bene e mi aiuta tanto. Ciao Carla e GRAZIE! Grazie a Padre Alfredo e a
tutte le briciole che a Loreto mi hanno fatto sentire che Dio mi ama, che mi è vicino e che nessuna prova è permessa se non per un bene maggiore. Questi sono i veri miracoli. Con amicizia Carmela Totano – Conversano

18 luglio Cara Carla E’ stato un incontro bello ricco e pieno di solidarietà, amicizia e amore. Siamo davvero uniti come e forse più
che una famiglia!! Da Loreto quest’ anno sono partita con la grande nostalgia di non essere riuscita a pregare, di aver passato in
Santa casa solo 10 minuti….ma con la serenità di non sentirmi a disagio o in colpa, ma sentendo la tranquillità che il fare per gli altri mi arricchisce. Senza dubbio non sono una ragazza (faccio per dire…) contemplativa, dare una mano, ascoltare chi ha voglia e
bisogno di parlare, consolare chi soffre, sono urgenze che, alla fine, da sempre, sento dentro di me…. Il mio proposito per quest’ anno è stato cercare di crescere alla scuola dell’umiltà intesa come uscire da me stessa e dalle mie difficoltà (che ci sono e sono parecchie e non leggere), fare silenzio per diventare “spazio accogliente”.
Ma quest’ anno a Loreto ho anche capito molto chiaramente che dobbiamo avere cura del nostro corpo del nostro spirito e dobbiamo pensare anche a noi. Siamo creature di Dio e lui vuole il bene per noi e, se cerchiamo di stare bene è una cosa positiva…credo sia vero molto che, finchè non impariamo ad amare noi stessi (io qui devo lavorare molto!!) non riusciremo mai ad AMARE gli altri . Credo sia questo, per me, il frutto lauretano di quest’ anno…e va proprio a beccare un punto dolens della mia persona quindi mi auguro da sola buon lavoro (!!!) perche’ c è molto da fare, ma sono tranquilla perche’ non sono sola, il Signore veglia su di me.
Mi dispiace saperti sempre cosi sofferente, Speravo tanto, ma tanto che il soggiorno a Loreto ti ritemprasse e ti rigenerasse soprattutto fisicamente. Mi chiedi cosa ne penso del fatto che stai in piedi per grazia ricevuta?!? Tu sei un miracolo vivente cara Carla !! La grazia quotidiana e’ il tuo vero pane, ma ci metti anche moltissimo di tuo: sei molto volenterosa, sei una “passionaria”…in ciò che credi giusto, vai sempre fino in fondo, non molli mai! Hai sempre voglia di fare e di intraprendere e se solo avessi un pelo più di salute saresti sempre in giro per l’Italia ad evangelizzare. Si diciamo pure che hai ricevuto un sacco di talenti bellissimi e tu, che sei una super tosta, li metti sempre tutti a frutto! Questo è per tutti noi un grandissimo esempio GRAZIE! Ti abbraccio, tua Carlotta
Cara Carla,
ho ricevuto il tuo libretto “Tante briciole un solo pane” – in esso bellissime preghiere, tante storie vissute da leggere – e ti ringrazio infinitamente. Ora però sono qui per ringraziarti anche da parte di mio marito e di mia figlia per l’accoglienza ed il calore che tutti ci avete dimostrato come se ci fossimo conosciuti da sempre.
Tre giorni a Loreto insieme a te, insieme a voi, sono stati veramente benefici tanto da ritemprare il nostro spirito così bisognoso di ritrovarsi con gioia insieme a tanta altra gente Grazie ancora Carla, a te, i collaboratori, a tutti per averci fatto vivere questa esperienza che mi auguro si possa ripetere negli anni futuri. Un caro abbraccio da me e dalla mia famiglia con l’intenzione di risentirci presto, Cinzia. Cara Carla, Anche quest’anno siamo stati molto contenti di essere venuti a Loreto. Lì si tocca con mano l’amicizia delle persone che vivono il Vangelo dell’amicizia, quella voluta da Gesù. Solo con la fede in Lui ci si unisce in maniera così forte. Ringraziamo di questo Gesù e la sua Mamma. Loro ci hanno fatti incontrare provenienti da tutta Italia.Sembra incredibile! Ogni anno è sempre più bello ritrovarsi, si scoprono doni diversi, si conoscono fatti di amore, dolere e perdono veramente miracolosi. Ci si arricchisce a vicenda. Ti saluto caramente insieme a Giuseppe. Mi sento amica di tutti e di ciascuno. Con affetto Giosia di BL

Carissima Carla,
che belli quei giorni a Loreto! Anche Erika ha vissuto quelle emozioni e ne ha subito il fascino, tanto che ora dice: vado a Loreto e prima diceva vado a Lourdes, è stata bravissima! Sono stati due giorni intensi. Da subito sul pullman abbiamo trovato aiuto e amicizia dalle belle persone che abbiamo incontrato per la prima volta, la presenza di Don Adriano è stata la ciliegina sulla torta. Loreto mi è sembrato un posto di pace e di Paradiso.
Che spettacolo quella SALA POMARANCIO e l’ illustrazione che ne ha fatto Padre Alfredo. Ci indicava gli affreschi nel soffitto e ce ne spiegava il significato.Poi ci ha invitate tutte ad andare a visitare la Santa Casa. Ho pregato per tutti, ma il pensiero è andato a Luigi, il papà di Erika, che ci ha lasciate nel mese di Ottobre.
Ti posso dire che la Madonna a Loreto mi ha dato la forza di accettare questa grande mancanza e di proseguire con serenità il viaggio della mia vita con Erika anche con le sue tante difficoltà.
Quante belle persone abbiamo incontrato! Padre Edelwais con il suo sorriso contagioso e le sue parole di coraggio, di speranza… prete splendido! Davvero toccante e coinvolgente il saluto del Card. Angelo Comastri. Quei due giorni sono passati troppo in fretta, sono volati. Al ritorno a casa c ‘ era un po’ di stanchezza, dovuta anche al caldo insopportabile… ma il cuore era pieno di gioia e l’autista a Chiavari è uscito dall’autostrada e ci ha accompagnate fin sotto casa Carla, ringrazio Dio per quello che riesci a donare…! Si sente che Lui ti sostiene, perché in certi momenti si vedeva che eri molto affaticata. Sono contenta di aver partecipato e di aver comprato il libretto della tua vita… mi sono commossa leggendolo! Ora ti saluto con tanto affetto! Pensandoti sempre nelle preghiere. Ti mando una preghiera che ho scritto anni nel 1989:

Maria Madre buona, tu sei la fonte dove è stato impastato il pane del tuo grembo, che è tuo Figlio Gesù Cristo.
Sazia la nostra fame, oh Signore Gesù, il tuo pane ci sazia in un solo amore . Padre invisibile, oh Dio onnipotente, Padre di tutti noi, ti scrivo questa lettera, ti prego di ascoltarmi, chiedo il tuo aiuto. Fa’ che la mia vita, le mie scelte non siano sofferenze o risentimenti per nessuno. Fa, se vuoi, che io possa percorrere la strada giusta: sono una tua pecorella senza grandi pretese,
aiutami in questo breve passaggio felicemente, con le persone che amo…
Padre invisibile aiutami, aiutami! Grazie
Un grande abbraccio a presto! Claudia Taboni con Erika di CHIAVARI
Carissima Carla,
Dopo aver affidato mamma Ada al
Signore attraverso il personale del pensionato dove lei si trova, io e mio marito siamo partiti per l’ incontro con te e le briciole!!! E’ un appuntamento che attendo con gioia ogni anno, al quale non potrei mancare e ringrazio Gesù che mi permette di venire con Carlo che mi accompagna e che gode delle mie stesse emozioni.
Che bello conoscere e abbracciare tanti amici nuovi, che si confondono tra i vecchi, lasciati un anno fa. Il tempo sembra volato. Quanto amore ricevo tutti
gli anni e vedo che anche mio marito lo nota ed ogni anno ci leghiamo di più….
Non finirò mai di ringraziare il Signore per i Sacerdoti che, lasciando i loro impegni, sono con noi a Loreto. Padre Alfredo, con la sua accoglienza è straordinario. Penso che ognuno di noi, fin dal primo momento si senta in famiglia, quando intona i canti con tanto entusiasmo riesce a coprire anche le mie molte stonate, ma lo seguo con entusiasmo
Le sue Messe con le omelie mi toccano il cuore e sono sicura che le capiscono anche anziani e bambini…sono brevi, chiare, semplici, non annoiano, anzi destano tanta attenzione, cosa rara da sentire in questi tempi.
Ringrazio tanto anche Don Edelwaiss, il prete del sorriso e che, nonostante l’età, ha il cuore più giovane dei nostri giovani! Mi è piaciuto quando ha parlato di sua mamma che, nel momento in cui lui stava male da giovane, l’ ha curato più con l’amore che con le medicine e si è sentito risorgere soprattutto per l’amore che solo una mamma sa dare…
Carla, tu sei un regalo per tutti noi, pure le tue parole semplici, chiare, dirette incidono i nostri cuori, sappiamo (e si vede) quanto ti costa fatica, tu dai forza a noi e di riflesso le ricevi da noi…questa è la vera amicizia! Ti saluto con un caldo abbraccio dalla città del Santo di Padova, sempre vicina al tuo cuore.
Un bacione Marì, con mamma Ada centenaria, Carlo e Maria Rosa
MAMMA, DILLO A GESÙ,
ci manca il vino della fede e della fiducia, il vino della pace e del perdono,
il vino della misericordia,
il vino della compassione,
il vino dell’amicizia e dell’amore
il vino dell’ accoglienza
il vino dell’ascolto e della condivisione,
il vino della gioia di vivere per gli altri, come sei vissuta tu.
Non abbiamo più vino, Signore. Ascolta le parole di tua Madre
e saremo salvi e non avremo più paura.
“Ogni cosa che fate a uno di questi piccoli l’avete fatta a me”.
In questa luogo benedetto e santo
siamo venuti a rifornirci. Riempici, Signore. Tornando a casa fa’ che tutti si accorgano che ti abbiamo incontrato e che
ti abbiamo detto SÌ! carla
QUELLO CHE VI DIRA’:
FATELO

 

No Comments

Post a Comment