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Loreto 2008

Loreto 2008

Loreto 2008

Loreto 2008 con alcune lettere: ricordi e testimonianze

Sono contenta di far conoscere anche quest’anno ciò che alcuni amici (sono tanti, tanti, ma non c’è spazio per ognuno)  hanno scritto dopo l’incontro a Loreto. Eravamo tanti, nella foto ne mancano molti, per esempio i sacerdoti erano impegnati a confessare…altri sono arrivati dopo, ma non conta il numero, Dio non ci conta, per Lui ogni essere umano è creatura sua, gli appartiene, anche quando lo mette di nuovo in croce. Abbiamo pensato a questo nelle riflessioni fatte da Padre Alfredo davanti all’immagine della Sindone. Cerco il tuo volto Signore. 
Vorrei far arrivare a tutte l’eco di quei momenti, mi sarà possibile  col libretto del prossimo anno (sempre se Dio vorrà, perché faccio sempre più fatica e gli anni crescono…)
Metto tutto nelle mani e nel cuore di Maria, sia lei la Mamma che ci accompagna, che ci sostiene nella fatica, che ci sorride sempre.
Impariamo a sorridere, dicendo sì a Dio, saremo contenti noi e faremo felici gli altri, tutti. 
Vi lascio con un abbraccio, sorridendovi. Carla
RITA
Sapevo che non stavi bene in quei giorni e si vedeva, ma la gioia di donare e ricevere amicizia, di farci capire che Dio ci ama, sicuramente è stata la  forza che ti ha resa dinamica, luminosa, bambina ridente. Certamente è opera del Signore, ma tu lo lascia fare…
ANGELA
Quest’anno a Loreto, dove sono venuta per la seconda volta, sono tornata più entusiasta sia di te che delle nuove amicizie, e di Padre Alfredo in particolare. Mi ha colpito molto la sua riflessione sulla ricerca del volto di Gesù, porto sempre con me l’immaginetta della Sindone, oggi l’ho portata a Nunzia in casa di riposo. Va sempre peggiorando e, mentre peggiora la sua salute, aumenta la sua fede. 
Dina, io e altre briciole, compreso il Dott. Musaico, andiamo ogni giorno a trovarla, le portiamo dolcetti da succhiare,  perché non inghiottisce più, preghiamo insieme, ci vede pochissimo e non ha quasi più voce. Grazie Carla per avercela fatta conoscere. Le portiamo sempre i tuoi saluti e lei sorride e ci guarda, è contenta!!! Spero di vederci l’anno prossimo, si uniranno altri, così ha detto Felice e sono convinta che sarà così. Saluta tutti Carlotta e gli altri tuoi aiutanti. Ciao
SUSETTA
Per me è stato il secondo anno e, a differenza dell’anno scorso, quando mi sentivo un po’ spaesata, adesso è stato come incontrare degli amici. Il sorriso coinvolgente di don Edelwais, le riflessioni di padre Alfredo, le esperienze raccontate, la gentilezza di tutti e soprattutto la tua forza Carla, mi rimarranno nel cuore fino al prossimo incontro. Continuo a leggere le notizie sul sito delle briciole, mi sono di grande aiuto per “rinfrescare” la mia fede e affrontare i miei, se pur piccoli, problemi e pensieri quotidiani. Che la Madonna dia a te la forza per continuare il tuo impegno. Grazie.  Con affetto.
RENATA
Che incontro eccezionale! E’ sempre una sorpresa. Averti sentita mi ha fatto bene, il Signore ti ha scelta per fare da referente SUA ad una numerosissima famiglia che da te riceve calore, pace, serenità. Grazie perché fai grandi le cose piccole  e rinnovi in noi la voglia di piacere a Gesù, di migliorare la nostra vita, di lasciarci amare e perdonare da Lui
GABRIELLA
Incontrarci a Loreto è sempre un’esperienza unica e nuova oltre che  edificante.
La nostra amica Carla è sempre accogliente perché lascia fare a Dio. Lei è cosciente di essere un canale di grazia, ama essere piccola come  Maria la Vergine santa.
L’incontro è coadiuvato da santi sacerdoti: Padre Alfredo, Don Edelwais…
Quest’anno,  è stata molto incisiva la Parola di Padre Alfredo. Egli ha puntato il suo intervento sul giogo, che è Cristo. Il giogo è ciò che talvolta ci provoca dolore, sofferenza; è portato sempre da due persone: l’uomo e Cristo. Gesù però prende la parte più pesante. Noi lo aiutiamo con il nostro Sì quotidiano.
Signore aiutaci a sentire per Te un amore sponsale. 
Siamo disattenti, presi da altro, interrotti dal mondo, indisciplinati,
oppure tiepidi e non ferventi  come Tu non meriti. 
Fa’ che guardiamo alla tua croce che sempre più ti pesa sulle spalle.
Il nostro aiuto è minimo ma tu ti accontenti anche del nostro poco. 
Fa che questo poco di tutte noi briciole insieme
possa essere da Te accetto e possa lenire qualche volta la tua sofferenza.
DANIELA
come una farfalla che vola di qua e di là ti ho vista a Loreto. Mi sorge una domanda, ma sembra abbastanza strana: SEI STANCA? Quante persone e quanti cuori ti seguono nel nome di Gesù. Questo è un vero miracolo di Dio e tu ne sei il suo strumento!
Sai? A Loreto mi sono confessata da un frate, mi ha chiesto cosa voleva dire la parola “BRICIOLA”. Gliel’ho spiegato e lui è stato contento. Sono dovuta andarmene prima della fine, perchè come ministro straordinario dell’Eucarestia, dovevo portare Gesù alle persone che non escono più da casa. Soffrono, piangono ed oggi insieme a loro anch’io ho pianto perchè è una settimana che la mia buona mamma mi ha lasciato per ritornare al Padre Celeste. So che è nelle braccia di Dio, ma mi manca… anche la sua voce… mentre la tua l’ho piacevolmente ascoltata anche in cassetta nel viaggio di ritorno a casa. Quante cose giuste ho ascoltato! Le ha approvate tutte anche mio marito.
Emanuele e mamma Angela

EMANUELE  (11 anni  )
Il 4 luglio siamo partiti da Genova per Loreto con il  pulmino. L’autista, che io chiamo – il famoso Andrea – è molto bravo. Ci siamo fermati più volte negli autogrill e siamo arrivati a Loreto alle 16,30.
Loreto io la chiamo la strada del Paradiso. A me piace tutto di Loreto, mi sento felice, specialmente quando vado nella piazza dove sembra che sia la strada di Gesù.
Mi è dispiaciuto per Matteo, che si è fermato solo un pomeriggio, perché il giorno prima era  morto, in un incidente,  un suo amico. Ma poi ho visto subito Fra’ Samuele che è molto alto e che mi ha subito abbracciato, mi ha preso in braccio e alzato in alto, ero molto contento.
Per me è molto simpatico Don Edelwaiss che mi fa ridere tanto e mi abbraccia tanto e forte come un amico. Mi è piaciuto molto parlare al microfono di Gesù con mamma e Carla…mi sentivo come andare in televisione.La sera abbiamo fatto la processione con le candele accese e così  abbiamo ringraziato Gesù e la Madonna delle belle giornate passate a Loreto. Abbiamo fatto anche la foto con tutte le briciole, tutti erano contenti. Spero di ritornarci, perché a Loreto si sta tanto bene.
MARIA PIA
L’eco di Loreto è ancora vicina, la sento ogni giorno attraverso gli amici che mi chiamano, ancora pieni di entusiasmo per l’incontro avvenuto. Valeria e Fabrizio desideravano tanto venire, dopo aver letto il tuo libretto, e mi dicono che hanno fatto una bellissima esperienza.
Vedi quanto bene si può fare con semplici gesti, dare un libretto, fare un sorriso, dire una parola, questo imparo a Loreto, questa è la lezione che apprendo in quella santa Casa. La gioia non la tengo per me, cerco di distribuirla agli altri, e i frutti si vedono.
GIUSEPPINA E GIOVANNI

Carla e la statua di Gesù

Carla, amatissima briciola, siamo Giuseppina e Giovanni, oggi da noi si festeggia la Madonna del Carmine e questa festa è stata per me un invito a continuare il cammino che abbiamo iniziato a Loreto con la famiglia delle “briciole”.
Ricordi quando ti scrissi che ero arrabbiata, perché dai miei parenti non avevo mai avuto nessuna parola di conforto dopo gli ultimi esami che avevo fatto?  All’improvviso a Loreto è nato in me un sentimento nuovo di perdono, di pace, sento di volergli bene più di prima, questa esperienza dalla rabbia al perdono e all’amore, la auguro a tutti quelli che sentono odio o rabbia verso qualcuno. Solo perdonando si trova la pace. Questo per me è essere “briciola di amore”.
“Signore voglio rispondere sempre “TI AMO” non tre volte come ti rispose Pietro, ma mille volte,. Tu lo sai che io ti amo con i miei difetti e pregi. Accettami Signore perché se aspetto di essere perfetta non ti amerò mai. Se non perdono mio fratello e le persone anche amiche, che non la pensano come me, non fioriranno mai dei fiori nel deserto, come diceva Don Edelwaiss a Loreto nell’incontro del 2007. Signore ti amo!”.

Sono passati pochi giorni dall’incontro a Loreto e sento nostalgia di rincontrarci. Quest’anno è stata un’emozione più grande con quella scultura che riproduceva il Cristo della Sindone. L’ho visitata tutti i giorni, ma l’ultimo giorno non so cosa è scattato in me, mi sono sentita male davanti ad essa, mi sentivo mancare, non riuscivo ad alzarmi, a camminare, sono caduta. Giovanni andò subito a prendere dell’acqua, gli amici mi restarono vicini e, a poco a poco, mi ripresi. Carla, briciola di speranza, preghiamo e offriamo insieme.
Ti abbraccio con affetto, insieme a Giovanni.
LUISELLA
Ora ho compreso cosa significa BRICIOLE!
ora che sono tornata da Loreto,
ora che ho recitato il Rosario  durante il viaggio,
ora che ho visto la Basilica di Loreto dal finestrino del pulmino,
ora che sono stata accolta dal sorriso di Carla e di tante altre briciole,
ora che mi sono appoggiata alle mura della Santa Casa e ho sentito il suo abbraccio,
ora che mi sono confessata e ho seguito la Messa in Basilica,
ora che ho condiviso i pasti con tante “briciole”,
ora che ho ascoltato il “pensiero della buona notte” di Don Edelwaiss,
ora che ho stretto amicizie, scattato foto, preso indirizzi,
ora che ho seguito la Messa in sala Pomarancio celebrata da Don Edelwaiss, 
ora che ho posato con tutte le “briciole” per la foto ricordo della nostra grande famiglia,
ora che ho visto il video e sentito il benvenuto del Card. Angelo Comastri, padre delle briciole
ora che ho sentito le testimonianze di alcune briciole e ho visto li  bellissimo DVD di Chiara, che non è potuta venire perché è a fine della terza gravidanza,
ora che ho visto i libretti di Carla e letto alcune pagine,
ora che ho sentito dire da Padre Alfredo e da Carla nella Cappella Tedesca vicino alla tatua di Gesù deposto nel lenzuolo, “Il volto di Dio io cerco”
ora che ho partecipato alla fiaccolata in onore di Maria recitando il rosario  
ora che ho ascoltato la Messa in Basilica e ho cantato con gioia l’INNO DELLE BRICIOLE,
ora che ho salutato Carla e tutte le briciole e che ho scattato l’ultima foto…
Ora ho compreso cosa significa “BRICIOLE” !
Piccole briciole di pane, piccoli pezzetti di Gesù?
Almeno ci proviamo…a pensare, ad amare come Lui… pronte a migliorare il mondo
col sorriso e con l’aiuto di Maria, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo; impazienti di fare la volontà di Gesù iniziando dalle piccole cose di ogni giorno!
Ora spero anch’io di diventare una “briciola” e mettere in pratica il programma:
Grazie di vivere 
Eccomi… facciamo qualcosa con Lui, per Lui
Scusami…perché non faccio  tutto il bene che potrei
Ùsami…per rendere più buono il mondo         G.E.S.U’
Grazie ancora “briciole” per avermi fatto comprendere tutto questo nei tre giorni a Loreto. 
Spero di ricordarlo per tutta la vita.

VALERIA E FABRIZIO
Ti ho incontrata a Loreto quest’anno insieme a mio marito Fabrizio con il gruppo di Lucca capitanato da Maria Pia. Devo dirti che per noi è stata un’esperienza bellissima: conoscerti, guardarti mentre parlavi con le persone e capire che dentro di te c’era la gioia di vedere insieme tante persone, forse unite da qualche sofferenza, ma soprattutto unite da un unico amico: GESU’.
Ho appena riletto la tua vita e anche da lì ho capito quanto possiamo fare per gli altri. Ti racconto una mia piccola, grande gioia.
Nel luglio 2007 sono andata a Lourdes con l’Unitalsi, ero assegnata al refettorio, lì ho conosciuto Maria, una malata costretta alla sedia a rotelle, doveva essere imboccata ma aveva la sua badante. Giorno dopo giorno abbiamo fatto amicizia, quando mi vedeva mi sorrideva e quel sorriso mi dava una gioia immensa. Abbiamo poi scoperto che abitavamo a circa un’ora di macchina. Le ho promesso che, ritornata a casa, sarei andata a trovarla.
Ti confesso che ogni volta che vado, il mio cuore si riempie di una gioia che non riesco a descriverti. Io dedico solo qualche ora a lei, le parlo, la accarezzo, lei parla male fa fatica, ma il suo sorriso dice tutto; mi sento felice e vorrei che anche lei sapesse quanto è importante per tutti, perché fa felici tutte le persone che le stanno vicino.
Vedi Carla ho voluto raccontarti questo fatto, perché tanto lo devo a te, a quello che scrivi, a quello che trasmetti e capire che l’amicizia, specialmente quella trovata tramite l’Amico comune GESU’, è un tesoro inestimabile.
Anch’io ho i miei guai, sono stata operata di un tumore alla tiroide, ma cerco di non pensarci, mi affido al Signore, Lui sa quello che va bene per me. Per il momento cerco di aiutare gli altri come posso, soprattutto quelle persone che la società emargina perché non sono utili.
A Loreto, attraverso la testimonianza di Angela, ho capito quanto sia buona e quanta forza abbia tirato fuori per crescere i suoi figli, entrambi sordi, Emanuele poi mi ha commossa quando col suo linguaggio ha letto il pensiero che ha scritto sull’album dei ricordi. Poi ti ho vista nell’atrio dell’albergo mentre prendevi un gelato, eri con Angela, a un certo punto non ti andava più giù e tu le hai chiesto cosa potevi fare, l’ha finito lei. 
Ti abbraccio forte, forte Insieme a Fabrizio, speriamo di poterci rivedere. Se veniamo in Liguria ti veniamo a trovare.
FILOMENA

Carmela e Loredana
In merito all’incontro di Loreto, voglio dirti che sono stata molto felice d’aver partecipato. Ero venuta per conoscerti, con la certezza nel cuore che sarebbe stata una bella esperienza, e così è stato. Ci tenevo a venire insieme a mio figlio e a mio marito e anche se non conoscevamo nessuno, non ci siamo sentiti a disagio, abbiamo trovato un clima familiare, semplice e accogliente. L’unica cosa che mi è dispiaciuta è che solo l’ultima sera, dopo la via Crucis, abbiamo fatto amicizia con due care briciole della Sicilia, Carmela ed Enrico. Ci siamo fermati a parlare e c’è stata subito una sintonia, uno scambio di esperienze di vita come se quelle persone le conoscessimo da  parecchio tempo. E’ stato molto bello avvertire il senso dell’amicizia. La cosa più importante che volevo dirti è questa:ho portato mio figlio a Loreto (lui ha quasi 15 anni ed è nella fase dell’adolescenza) per fargli incontrare il volto di Gesù.
Si Carla perchè chi incontra te, incontra il volto di Gesù. Io questo l’ho capito subito leggendo alcuni tuoi libri su internet, senza conoscerti ho capito che in te c’era qualcosa di speciale, sei come un fiore in un deserto, e quando uno lo trova, si dà forza e coraggio per andare avanti.
Io il volto di Gesù l’ho incontrato tante volte nella mia vita, sia quando,  nei momenti di difficoltà, il

Signore mi ha mandato delle persone che mi hanno aiutata, sia nella fatica della vita  quotidiana, quando il Signore mi parla attraverso gli altri, magari anche solo con un semplice sorriso, una piccola frase o un gesto che mi fa capire che Gesù mi è sempre vicino e mi vuole bene. 
Voglio dire un enorme GRAZIE a Gesù per te e per tutti i fiori come te, che lui ci manda.
Voglio dire GRAZIE a Gesù per mio figlio che è il fiore più bello e più profumato del mio giardino, 
Voglio dire GRAZIE per la mia famiglia e per tutto quello che mi ha dato; tutto quello che sono lo devo a GESU’. Ti abbraccio forte e voglio dirti che ti avrò sempre nel cuore, la tua amica
ENRICO
Ricordo e rivedo le persone che quest’anno erano assenti. 
Luciana della provincia di Rieti, con il suo sorriso e la gioia di vivere testimoniata dalle sue parole, che si è trovata da un momento all’altro ad affrontare con due interventi per una malattia subdola che l’ha agguantata come un cane inferocito. Tutti noi desideriamo  che possa tornare un altr’anno per trascorrere ancora delle giornate di gioia e serenità.
Antonella di Catania rimasta vedova troppo presto che accudisce quel suo grande figliolo disabile con tanta naturalezza, come se lei fosse ancora giovane e forte, e lo fa sorridendo sempre. Che persona speciale è Antonella!. Riesce a dare conforto e aiuto a chi è in difficoltà! Con il suo “progetto di amore” adotta i seminaristi indiani… quanto amore nella sua vita, spremuta come un acino d’uva, nel dolore!
Dodero, il maestro di musica che dirigeva il canto delle BRICIOLE, l’avrei rivisto volentieri.
Raffaella e Pietro da Milano con i genitori anziani e il papà in carrozzella. Quest’anno lui era in ospedale.
Franco e Angela da Genova con la mamma malata.
Anna di Monopoli disabile nel fisico ma abilissima nello spirito, con la quale è nata un’amicizia stupenda attraverso la corrispondenza.
Tante volte mi sono chiesto cosa andiamo a fare a Loreto ogni anno in luglio, (siamo più di  150) e mi sono dato la risposta. “Andiamo alla “pompa” per fare il “pieno” di carburante, altrimenti non potremmo continuare il viaggio”.
Le “briciole”  sentono la fatica del viaggio, spesso manca il fiato per continuare a salire e allora partiamo dai luoghi più lontani – io da Mazzara del Vallo – affrontando non pochi disagi e ci rechiamo in quella ridente CITTA’ di MARIAa fare il pieno di Spirito Santo, che è sinonimo di gioia, di serenità, di forza interiore.
Quanto è stato bello fare nuove amicizie, intrattenermi coi nuovi arrivati per farli sentire a proprio agio! Ho potuto fare questo insieme a Carmela di Ragusa, venuta anche lei come me, con un giorno di anticipo per aiutare Carla, perché sapevamo che non stava affatto bene . 
Se l’anno scorso a Natale ho scritto 50 lettere, quest’anno saranno almeno il doppio. 
Spero che ogni briciola incontrata a Loreto faccia altrettanto, altrimenti perché ci incontriamo? Arrivederci…anche con la posta. Gesù arriva anche con quella, noi siamo i suoi postini!!!
CINZIA
Quando sono partita da Genova credevo di fare un viaggio come un altro, il solito pellegrinaggio, le preghiere, le conferenze… invece mi è sembrato di calare in un altro mondo. Cosa sarà mai il Paradiso? Sono tornata a casa diversa. E’ strano pensare che la sofferenza fisica e morale sia la strada  per vivere nella pace, eppure è così, io l’ho sentito. 
A Loreto mi sono accorta che sono tante di più le cose belle e buone da poter godere, che le cose brutte, ho scoperto che le persone che credevo tanto ostili, non sono poi così pesanti, le vedo e le accolgo sotto un’altra luce, quella della misericordia di Dio, come ha detto Padre Alfredo davanti alla scultura di Gesù simile a quella della Sindone.
Non ero mai stata a Loreto, ma ci tornerò.
GIACOMO
L’incontro delle briciole di quest’anno mi ha fatto capire molte cose. 
Per esempio, quando tu Carla ci hai invitati (prima di mangiare) a darci la mano per cantare il Padre nostro, ho capito che occorre stringerla più spesso a chi ci sta accanto, è un gesto di amicizia, di perdono, come diciamo nel Padre nostro: rimetti i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori.
Il momento dello stare a tavola è molto importante, l’ha scelto Gesù per farci il suo dono più grande, quello del suo corpo nell’Eucarestia.
Fra i momenti dell’incontro a Loreto quello dello tavola  è importante, è il momento in cui si rinsaldano le amicizie, si fanno confidenze, ci si conosce meglio, perciò ringrazio in particolare i Sacerdoti che si siedono a tavola con noi per diventare nostri veri amici.

La briciola 
più piccola 
DIEGO
arrivederci nel 2009 – 3,4,5  luglio

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