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STERILITA’ FECONDA

STERILITA’ FECONDA

Pasqua 2007

Grazie perché ci sei , perché ci regali le tue notti i tuoi giorni, il tuo dolore, la tua sofferenza per far sì che la nostra famiglia sia come la vuole il Padre.

Una preghiera perché, a Dio piacendo, a fine aprile andremo in auto con Chiara e Michelino ed una famiglia amica a Lourdes . Avevo fatto un voto l’ anno scorso… Maria, per darci coraggio, ci ha affiancato una famiglia amica, la cui mamma conosce bene Lourdes . Sarà un lungo viaggio…ma… chissà che sorprese ci riserverà!

Proprio come regalo di Pasqua (che ci avevi chiesto) scriviamo riassumendo, la nostra testimonianza fatta a Loreto l’anno scorso durante l’incontro delle “briciole”.

“La nostra famiglia un po’ bizzarra e un po’ speciale è sicuramente voluta dal Signore.

Siamo un papà e una mamma con cinque figli: Sofia (22) arrivata in affido poi tramutato in adozione a 9 anni , con un passato disastroso. Miki (15) arrivato per ultimo nella nostra casa in affido sine die all’età di 9 anni, Leonardo (14) arrivato per primo (aveva 7 mesi quando l’abbiamo abbracciato in Brasile) con un’adozione internazionale. Chiara (11) trovata su di una rivista di volontariato, abbandonata e tetraplegica, aveva 15 mesi quando l’abbiamo abbracciata ed infine Michelino (8), bimbo down, abbandonato alla nascita e per lui siamo stati chiamati dal tribunale di Milano. Aveva un mese quando ce l’hanno dato. Era solo Down… ma quante malattie si sono manifestate dopo. Dice poche paroline, non cammina… però è il nostro angioletto e l’abbiamo messo, in particolar modo, tra le braccia di Maria. Lei sa accudirlo meglio di noi.

A questo punto ci sentiamo di parlare di un controsenso: la STERILITA’ FECONDA…

Noi non potevamo avere figli… ma ci siamo messi a disposizione del Signore. Senza perderci d’animo abbiamo iniziato il cammino con l’adozione internazionale, volevamo un figlio per noi… il Signore ce lo ha dato. Ma due mesi trascorsi in Brasile tra mille difficoltà ed i rosari recitati insieme per non perderci d’animo e darci forza, il cadere nella terra come un seme, la sofferenza che ci attorniava: povertà , ignoranza, tanti, tanti bambini abbandonati…ci hanno spalancato il cuore, la mente… Non eravamo noi ad avere bisogno di un figlio, ma era il bambino al centro, era lui che con forza invocava il diritto ad essere figlio e quindi a pretendere un papà e una mamma che lo amassero con tutta l’anima. un bambino non può vivere senza essere amato.

Come una pianta non può vivere senz’acqua…

Chiuso tra le pareti di un istituto si chiede se mai avrà la fortuna di essere preso per mano da una mamma e un papà, che ne sarà della sua vita, il freddo, l’angoscia invadono il suo cuore. Tutto è spento intorno, tutto è grigio, tutto è buio. Ci vogliono davvero una mamma e un papà per ridargli la vita. In questo modo quel bambino viene rigenerato dall’amore, nasce una seconda volta!

L’altro tema che ci sta a cuore è l’ ACCOGLIENZA…

Il Signore ci ha insegnato ad aprire casa nostra, infatti la chiave è sempre fuori nella toppa … chi ha bisogno entra.

Se non ci si apre all’altro, si finisce per ripiegarci su noi stessi.

Accoglienza intesa in senso largo, può essere una persona in difficoltà, lo straniero solo che non sa dove sbattere la testa, i nostri stessi genitori, i bambini abbandonati, non accolti, magari un po’ troppo grandicelli, gli amici dei nostri figli, una zia anziana ed un po’ noiosa… Sarebbe un elenco infinito! In tutto questo qualcuno potrebbe leggere solo sacrificio …ma sboccia all’improvviso la GIOIA , un senso di PACE e si crede sempre di dare …ma quanto si riceve in cambio !!! Ricordiamoci bene che il Signore non si fa battere mai in generosità.

Sia una Santa Pasqua capace di inondarci il cuore di gioia !!!

Un abbraccio fortissimo da tutti noi. Anna e Massimo Laveroni

P.S. Se qualcuno ha un’esperienza o una testimonianza positiva da raccontare ce la faccia conoscere. La lucerna perché possa illuminare occorre metterla in alto perché tutti ne godano lo splendore, anche questa è carità, amore vero.

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