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LE LACRIME E LA GIOIA

LE LACRIME E LA GIOIA

Le lacrime delle madri

Gesù, tu non hai avuto nemici fra le donne. Una sconosciuta versa sulla tua testa un prezioso profumo; consacrazione messianica. Una prostituta bagna con le sue lacrime i tuoi piedi e li asciuga con i suoi capelli; per il suo amore e con la tua morte tu la benedici. Ora le donne ti accompagnano e piangono, ma tu dici loro: “Piangete piuttosto su di voi e sui vostri figli.
Il mondo è pieno di lacrime di madri, le donne folli della piazza di Maggio e quella poetessa russa che per 17 anni aspettò davanti alle prigioni, il ritorno del figlio.
Il mondo è pieno di lacrime di madri alle quali la droga, i soldi o la fame hanno rubato i figli. Rachele non vuole essere consolata, continua il massacro degli innocenti. Ed è sempre tì che le donne piangono tra i fiori di primavera.
O Signore risuscita, risuscita, risuscita tutti i nostri figli.
Donaci la tua linfa, affinché la Donna vestita di sole e tutte le donne, partoriscano una terra sulla quale possa scendere la nuova Gerusalemme. Ottava stazione della Via Crucis al Colosseo – 1998

Scrive Luigi Santucci sulla  beatitudine di chi piange:

Piangere è già una beatitudine…ai suoi poveri, la consolazione Cristo la semina già nell’ora dei singhiozzi, quando il dolore brucia in cima come una candela e l’anima cola gocce.
Il piangere – solo il piangere – ci fa misericordiosi, ci fa provare pietà di noi stessi e degli altri; e quando siamo misericordiosi, finalmente fra Dio e noi non c’è più confine, la nostra acqua si mescola con la sua.                             .

La gioia

briciola di luglio

Dove attingere l’aria pura della gioia? Risponde S. Agostino: “ Tu ci hai creati per Te Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te”.
Quando qualcuno si piega con gratuità e amicizia verso di noi e sa ascoltarci e capirci, allora sentiamo sorgere spontanea in noi la gioia.
Pensate alla gioia della Samaritana al pozzo di Sicar. Pensate alla gioia di Bartimeo, il cieco, guarito da Gesù. Pensate alla gioia di Pietro, il rinnegatore, che sente su di sé lo sguardo di amore e di perdono di Gesù. Pensate alla gioia dell’adultera: “Va’ e d’ ora in poi non peccare più”. Pensate alla gioia del pastore  che ritrova la pecora smarrita, alla gioia della donna che trova la sua dracma. Pensate alla gioia di quel padre quando vede il giovane figlio ritornare a casa come uno straccione… “ commosso gli corse incontro… bisognava far festa e rallegrarsi perché questo è MIO FIGLIO…era morto ed è risuscitato..”.
Non c’è nulla di più anticristiano della sfiducia, dello scoraggiamento.
Per noi credenti, la sorgente della gioia, è nello sguardo di compassione che Dio posa su ciascuno.
Padre Mario Russotto

Dal libretto di Carla Zichetti:
METTICI il CUORE  e Dio farà miracoli

Carissimi vi mando questa briciola da Loreto (quest’anno vi sono arrivata in carrozzella) perché le mie ruote (gambe) sento che ci sono solo per il gran male, ma sono qui, con ognuna di voi, con quelli che più soffrono, che non trovano rimedi al loro male e sono soli…come li capisco!!! Per ognuno sarà la nostra preghiera i giorni dell’incontro delle BRICIOLE il 4,5,6 luglio, Diamoci l’appuntamento alla sera alle 21 per cantare insieme ANDRO’ A VEDERLA UN DI’ IN CIELO PATRIA MIA –  ANDRO’ A VEDER MARIA, MIA GIOIA E MIO AMOR Tutto passa, anche la sofferenza, il Paradiso resta. Vi bacio, vorrei conoscervi tutti, tutti, tutti! Sarà in cielo!  Carla

P.S. Se qualcuno ha un’esperienza o una testimonianza positiva da raccontare ce la faccia conoscere. La lucerna perché possa illuminare occorre metterla in alto perché tutti ne godano lo splendore, anche questa è carità, amore vero.

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