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I Cirenei della vita

I Cirenei della vita

I Cirenei della vita
Angelo Comastri.

(dalla V stazione della Via Crucis al Colosseo del 2006 scritta dal Cardinale Comastri)

briciola di marzo

Simone di Cirene, uno sconosciuto contadino di cui non parlano i libri di storia, eppure tu fai la storia…tu porti la croce di un altro, tu sollevi il patibolo e impedisci che schiacci la vittima…
Tu ci ricordi che Cristo ci aspetta nella strada, sul pianerottolo di casa, nell’ospedale, nel carcere… nelle periferie delle nostre città.
Cristo ci aspetta…! Lo riconosceremo? Lo soccorreremo?
O moriremo del nostro egoismo?

Padre Kolbe
“L’evaso non è stato ritrovato, allora 10 di voi moriranno, la prossima volta toccherà a venti”. Poi passò in rassegna i prigionieri per fare la scelta dei predestinati al buncher della morte.
“Un momento” – interruppe con un fil di voce il prigioniero
n. 16670 muovendosi verso il Lagerfurer. “Cosa vuole questo sporco polacco?”  E il prigioniero rispose: “Vorrei morire al posto di uno di quelli” – “Perché?”.
Rispose: “Io sono un prete cattolico, sono vecchio ormai e buono a nulla, la mia
vita non può servire un gran che” – e per chi vuol morire?” -, “Per lui che ha moglie e bambini”.
Raccontano i sopravissuti del lager che dopo tutti gli atti di bontà compiuti dentro al reticolato, “non ci siamo meravigliati del sacrificio che ha compiuto”. Racconta un suo compagno ancora vivente. “Un giorno mi disse: prendi tu la mia minestra, tu sei un ragazzo e devi vivere, poi siccome stava per rifarlo il giorno dopo, i compagni in blocco lo costrinsero a mangiare lui la sua razione di sbobba”.

Il Medico
Devo andare all’ospedale per un controllo, non trovo nessuno che mi accompagni, da sola non posso andare, tutti hanno da fare, hanno impegni, non hanno tempo. Il medico che mi segue (volontario non del servizio sanitario pubblico) lo sa, mi chiama al telefono.”Domani mattina ti vengo a prendere io in macchina, non posso fermarmi perché ho molto da fare, ci sarà con me una signora che ti accompagnerà, starà con te e ti riaccompagnerà a casa. Prendete un Taxi per tornare”. Faccio l’esame poi chiamo il Taxi. Quando si ferma davanti alla porta di casa chiedo al taxista il conto, Jaqueline, la signora che mi ha accompagnata, mi ferma la mano e dice: “No, il Professore mi ha detto di pagare io, ci pensa lui”.
Chi ama trova sempre la strada e il modo per farsi cireneo.

La donna delle pulizie
Vado a fare le pulizie a casa di una signora “anziana” e sempre tanto triste vive da sola ormai da tanto tempo, non ha figli e i nipoti lontani, a Trento. Dopo i lavori per cui sono pagata due ore, dovrei venire a casa, ma lei ha sempre tanto bisogno di parlare, di un pò di compagnia, di qualcuno intorno che ascolti  le sue preoccupazioni, il suo passato, i suoi desideri e cosi, tra una chiacchiera e un’altra rimango lì anche più di due ore.  Oggi sono riuscita anche a farla ridere, mi ha detto che da anni non “rideva” più così tanto. Mi ha detto anche che sono l’unica persona che si ferma e che sono il più bel regalo che la vita le ha riservato per la sua vecchiaia. Quelle due ore – non pagate – sono quelle che mi soddisfano di più, torno a casa contenta non per quello che ho dato, ma per quello che ho ricevuto.

L’infermiera
Quando ero di turno di notte in ospedale, allora non era come adesso, preparavo il caffè e passavo di stanza in stanza a vedere se c’era qualche malato che l’avrebbe gradito, il resto della notte lo passavo girando e pregando per i malati più gravi. Quando era il mio turno e arrivavo in corsia, tutti i malati battevano le mani e gridavano: “Stanotte c’è Manin” (Maddalena ) così mi chiamavano, ed erano sicuri che avrebbero passato una notte tranquilla.

GESÙ
Nessuno è maggiore amico di colui che dà la vita per i suoi amici”.

Hai conosciuto o conosci anche tu qualche Cireneo della vita? Raccontamelo, facciamolo conoscere, io ne avrei da raccontare a centinaia, ma aspetto il tuo, è importante; se non siamo capaci di fare questo piccolo sforzo assomigliamo a quell’uomo che avendo ricevuto i talenti da Dio li ha nascosti e non hanno dato frutto, per questo è stato condannato. Anche non fare o aver paura di diffondere il bene, è un  male, non è un fatto positivo.
Buona Quaresima a tutti.
Carla Zichetti

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