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Dove c’è fatica c’è speranza

Dove c’è fatica c’è speranza

Le piccole grandi storie di noi briciole sono intessute tutte di fatica e di speranza.
Sono due volti di un’unica grande perla che è la vita di ciascuno di noi.

briciola di maggio

Lina

Ho incontrato Giuseppina, un’amica di quando ero bambino che da molti anni vive immobile a casa offrendo perle di saggezza a tutti coloro che vanno a trovarla. Lei guarda passare la gente dalla sua finestra che è a livello della strada e non si dimentica di nessuno; e quando entri nella sua cucina (che è la sua cappella, il campo di grazia dove coltiva le amicizie e raccoglie le lacrime e i sospiri di molti) senti di essere avvolto in un’atmosfera di Presenza del Signore.

Poche parole, una stretta di mano con una cordialità che scalda il cuore. Ma soprattutto è un passaggio di corrente di speranza.
Stringe in mano un Rosario di Giovanni Paolo II che le avevo regalato alcuni anni fa che non smette di sgranare per bussare al cielo e chiedere grazie dall’Alto.
Parlando con lei delle gioie e delle prove di cui è intessuto l’arazzo della sua vita mi tornano alla mente le parole di uno scrittore francese: “La speranza viene a noi vestita di stracci perché le confezioniamo un abito da festa”. Le sue parole sono i vestiti umili e dimessi della speranza che lei riveste della bellezza della sua dignità. Sì, perché è bella, sulla sua sedia da cui non può alzarsi; sembra un trono, un trono della sapienza. La sapienza dei piccoli del Regno dei cieli.
In lei, come in tutte le vere briciole, la speranza si veste di nobiltà, che non si piange addosso ma pur col viso rigato, sa apprezzare il giorno nuovo che nasce e sa sorridere a chiunque le offre anche solo un bicchiere d’acqua.
La speranza viene a lei con la premura della nuora che l’accudisce e “la fa bella “ ogni giorno perché sia pronta a vivere in pienezza e non a sopravvivere. Viene a lei nel frizzante saluto dei nipoti che non tralasciano mai una volta di uscire di casa senza passare a darle un bacio e a ricevere una carezza.
La speranza viene a noi con una telefonata, un sms, un amico, una parola ascoltata alla radio…piccole luci interiori che il nostro Dio ci mette sulla strada perché ogni povero si vesta da Re. E quando la saluto mi accorgo che ha seminato in me la speranza dell’attimo presente.

A conclusione del libretto “COMINCIA TU” che Carla, ancora una volta, ha saputo ricamare intrecciando le storie di tanti di noi, mi viene alla mente il proverbio:
Dove c’è vita c’è speranza. Ma avendo visto la fatica di Carla mi pare di poter dire:
Dove c’è fatica c’è speranza. Perché Carla, sa rivestire la sua Speranza delle vesti della festa, delle vesti della sposa. E’ come se le nostre storie, scritte con l’umiltà dei poveri, sotto le sue mani si trasformassero in vesti splendenti di saggezza. E’ il continuo miracolo di Dio Amore.
E mentre dico a nome di tutte le briciole GRAZIE a Carla per questo suo dono, non mi resta che accogliere il suo invito: COMINCIA TU.
E, se la fatica, ci sarà compagna, sarà solo l’annuncio della Speranza che avanza. Perché il filo rosso della nostra storia è indissolubilmente legato e saldo nelle mani di Dio.
Un abbraccio a tutte voi briciole.
Ogni mattina la mia Eucaristia è sempre vissuta in unità con ciascuna di voi.

P. Alfredo Feretti omi

PS: Ringrazio tutti gli amici che contribuiscono a rendere viva questa pagina mensile con le loro testimonianze di vita.
E grazie a chi risponde, a chi invia le sue esperienze e riflessioni: Quanti Cirenei “della gioia” (come diceva DonTonino Bello) ho conosciuto dopo la pubblicazione della briciola di marzo! Queste scoperte, non le terrò solo per me…
Grazie ai tanti che ne fanno copie della “briciola” e la distribuiscono in Parrocchia, fra amici e conoscenti e altri che le inseriscono nei loro siti parrocchiali. mettendo l’origene e il sito da cui le hanno tratte. E’ una semina di briciole che va moltiplicandosi.
Questo mese la briciola  la offre Padre Alfredo, nostro assistente spirituale e animatore dell’incontro a Loreto insieme a Don Edelwaiss,  entrambi sono doni che mi ha fatto Maria a Lourdes tanti anni fa, io non pensavo alle bricoile, erano nella mente di Dio, LEI, prevedeva il futuro e mi ha aperto la strada. Tutto è nato in quella terra benedetta.
Grazie, grazie, grazie. Coraggio, seminiamo speranza e fiducia. Il tempo vola, non perdiamo un istante.
Con amicizia CARLA

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