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C’è Festa in Cielo

C’è Festa in Cielo

La “briciola” di questo mese parla di Carla.

Non contano le parole… A parlare sono il suo ricordo, il suo sorriso, la sua presenza!
Ho più volte “centellinato” il libretto sulla vita di Carla.- L’ho riletto almeno quattro o cinque volte. Ogni lettura mi ha riservato intense emozioni e sempre più profondi spunti di riflessione.

Mi sembra sempre nuovo, dimentico infatti i particolari, non ricordo tutti gli episodi, mi commuovo quando Carla racconta dei suoi genitori, mi illumino quando rientra a casa da un ricovero ospedaliero, mi riempio di speranza ogni volta che la Provvidenza le viene in soccorso e, sempre sotto una nuova luce, seguo lo svolgersi degli eventi che si sono susseguiti per volontà del Padre…

Con le briciole mensili Carla ci ha proposto testimonianza di vite “speciali” ma la testimonianza più forte è certamente quella sua personale, quella di questa piccola/grande donna che con il suo “Eccomi!”, con l’offerta della sua sofferenza, con il coraggio del sorriso “nonostante tutto”, tanto conforto, tanti stimoli, tanta serenità ha elargito a chiunque incontrasse nel suo cammino.

Tutti ricordiamo la data del compleanno di Carla, tutti ne conosciamo la vita, tutti abbiamo segnato nel nostro cuore la data della “nascita” di Carla in cielo dove c’è festa per il suo arrivo.

briciola di gennaio

Il 27 dicembre 2013 non mi ha chiamata nessuno. Mentre ero in giro a Chiaramonte Gulfi, in prossimità della Chiesa Madre, ho pensato di rivolgere una preghiera per lei (già dal 24 sera, quando l’ho sentita per l’ultima volta, ho pregato il Signore perché non la facesse più soffrire). Prima di entrare, però, ho sentito di dover telefonare ad Angela. Erano da poco scoccate le 11.30.

“Oggi c’è festa in Cielo. Una Santa è stata accolta dal Padre che ce l’ha donata… Piangiamo pure lacrime di dolore ma accompagniamo Carla con la gioia che lei ci ha testimoniato! Vi voglio bene!” ho scritto dinnanzi al Tabernacolo appena appresa la notizia. Ho chiesto a Gesù di dettarmi le parole giuste per darne l’annuncio.

Grazie Signore perché ci hai donato Carla e grazie perché il dialogo con lei non si è interrotto, anzi, la sento più vicina che mai.

Sento che lei continua a guidarci ed intercede perché Tu illumini le nostre menti ed accenda i nostri cuori per continuare insieme il cammino intrapreso…

Carissima Carla, carissima Amica (non oso scrivere “amica mia” – sarebbe troppo riduttivo!), grazie per l’offerta della tua vita, grazie per l’accettazione della sofferenza e per le tue notti insonni. Quanti doni il Signore ha voluto che tu “confezionassi” scrivendo preghiere, riflessioni, migliaia di lettere a tutti quelli che attendevano un tuo scritto.

“Lo scritto rimane!”: è il tuo motto! Ogni tuo scritto è stato il frutto di una vita intensamente vissuta e interamente spesa incarnando la Parola e condividendola.

Ogni tuo scritto è ora per noi una perla preziosa, un decalogo che continuerà ad indicarci la Via.

“Niente ti appartiene!” Per questo hai messo per iscritto la tua vita e per questo l’hai vissuta nell’offerta! E’ vero, niente ci appartiene …  e meno di ogni altra cosa la vita. Essa acquista valore solo se spesa per gli altri e con gli altri.

Giorno 8 dicembre scorso ho regalato il libretto “Grazie Mamma” a Giuseppina di Marina di Ragusa, recentemente conosciuta. Su “casuale” richiesta di questa volontaria della Caritas, ho coinvolto i colleghi in una raccolta di vestiti, coperte e generi alimentari per persone indigenti, quindi ho avuto spesso occasione di incontrarla per lasciarle innumerevoli pacchi. La sera della Festa dell’Immacolata ho bussato a casa di Giuseppina e le ho detto: “Non porto nulla oggi, sono venuta per te, per farti conoscere Carla, per donarti questo libretto”. Ha risposto: “Questa è CARITA’!”

Dio è Amore… Quando amiamo il nostro prossimo non facciamo altro che trasmettere Dio!Questa è la sintesi del tuo messaggio carissima Carla, questo è ciò che ancora ci proponi!

Ogni Briciola, ognuna di noi, si prenderà cura del seme che hai lasciato, lo faremo crescere e germogliare per poterlo a nostra volta seminare.

Cari amici, vi scrivo perché stanotte va male e voglio stare con voi per ringraziarvi di tutto, per chiedervi scusa, per dirvi che siete il più bel regalo del Signore nella mia vita e che io vi regalo la mia sofferenza, non ho altro di mio e vi chiedo un ricordo nella preghiera. Vorrei lasciarvi le mie cassette, i miei quaderni, le mie preghiere, i miei libretti, sono il ricamo misterioso di Dio nella mia vita. L’ago che esegue il ricamo punge e fa male, ma spero che ne esca un SUO capolavoro, lo scoprirò quando l’ incontrerò faccia a faccia; io stanotte, non lo capisco, son qui sola che soffro e offro per tutti”.

Questo scriveva Carla la notte del 30 settembre 1985. Carla ha ora scoperto quanto prezioso sia questo Capolavoro!
Il Miracolo chiamato Carla continua attraverso ogni Briciola, attraverso ognuno di noi.
E’ una promessa!

Con l’immenso affetto di sempre: grazie Carla!

Ornella