Briciola di Giugno 2022
SAPEVA ACCOGLIERE IL DOLORE ALTRUI – (Tratto dal libro a cura di Antonio Mennonna “Quando ti ho incontrato”)
Non ricordo quando ho sentito parlare di Carla la prima volta né da chi, ma sapevo che abitava nel mio quartiere. Era la fine degli anni novanta e mi era capitato di leggere un libretto, Cristiani no limits: vi erano raccontate le storie di vita e di fede di alcune persone, come Don Oreste Benzi e Fratel Ettore, e fra queste anche quella di Carla.
Poco tempo dopo l’ho vista, partecipando a un incontro con Ernesto Olivero e i suoi ragazzi della marcia della pace, che aveva fatto tappa, per pregare nell’antica chiesa delle Clarisse a Genova, nel mio quartiere.
E così, quando in famiglia si è presentato un doloroso problema, di quelli che fanno entrare in un tunnel buio dal quale fatichi a sperare l’uscita, mi sono ritrovata a telefonarle. Una voce accogliente, quasi infantile, è stato facile “rovesciarle addosso” tutta la mia angoscia e il mio spavento: era una persona che sapeva accogliere il dolore altrui, perché non aveva permesso al suo dolore di rinchiuderla in se stessa. Al contrario la sua esperienza del patire l’aveva resa capace della comprensione più piena e autentica.
Di lì è nata una bella amicizia: ricordo il suo sorriso con la bocca e con gli occhi quando ci incontravamo. Poi gli incontri in casa sua, dove convocava noi Briciole di Genova. Ci chiedeva informazioni su di noi, ci informava sulle vicende di altre Briciole delle varie parti d’Italia, poi pregavamo insieme, confidando nelle promesse di Gesù sul valore della preghiera in comunione.
L’incontro annuale a Loreto avveniva in un clima familiare perché questo per Carla doveva essere il gruppo delle Briciole: una famiglia, e una famiglia sempre aperta a chiunque vi si affacciasse.
Ed è significativo che l’incontro avvenisse e avvenga nel Santuario della Sacra Casa perché casa dice famiglia: entro quelle mura è stato accettato l’invito, il desiderio amoroso di Dio a essere tutti una famiglia.
Andreina Orsoni