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Briciola di Gennaio 2021

Briciola di Gennaio 2021

Briciola di Gennaio 2021

Lettera al 2020 – Benvenuto 2021!!!

Caro 2020, ancora poche ore e te ne andrai consapevole di essere un anno che difficilmente sarà dimenticato. Avevi avuto inizio con tante promesse interessanti e con molti buoni propositi, come ogni anno che si rispetti. Ci sono eventi nella nostra vita che hanno il potere di rimanere impressi nella nostra mente e nel nostro cuore in maniera indelebile.

Credo che se dovessimo chiedere a ognuno di noi cosa stesse facendo nell’istante in cui venne mostrata al mondo la caduta delle torri gemelle, lo saprebbe senza dubbio indicare con precisione. Io ero sdraiata sul mio letto, stavo guardando, sonnecchiando, un film sdolcinato, con un pancione enorme perché il mese seguente sarei diventata mamma per la prima volta. Avevo 23 anni e quella sera avevo appuntamento con le mie compagne delle superiori per una rimpatriata. Mi svegliai di soprassalto nel bel mezzo del film e ricordo che non riuscivo a capire cosa c’entrassero le torri gemelle, dato che il film non era ambientato in America. Poi realizzai e un susseguirsi di angosce e paure mi assalirono, tanto che ebbi la tentazione di disdire la pizzata della sera.

Un altro evento che non potrò mai cancellare dalla memoria è il 14 gennaio del 1988. Al ritorno da scuola, stranamente in solitaria, visto che la mia sorellina era a casa influenzata ospite di una vicina, incrociai sulle scale il parroco del paese, che mi salutò con gli occhi lucidi. Andai dalla mia vicina, mangiai voracemente, come mia abitudine, poi con mia sorella salii in casa. Mamma era rientrata dall’ospedale dove papà era ricoverato per alcuni accertamenti. Era seduta al tavolo e subito le chiesi come stava papà. Mi prese sulle sue gambe (avevo 10 anni ed era una cosa che mamma faceva raramente) e mi disse: “Ora papà sta bene, è in Paradiso“. Per anni ho vissuto nella convinzione di aver accolto quella notizia serenamente, ma una vita da crocerossina, una separazione alle spalle e qualche anno dalla psicologa mi hanno mostrato che in fondo, fu un piccolo trauma.

Non so se ti fa piacere, caro 2020, sapere che il terzo momento che mi rimarrà nella testa sarà per sempre il tuo 23 febbraio. Dovevamo andare con dei nostri amici a vedere la partita della nazionale femminile di Rugby e il tuo amico Coronavirus ha bloccato tutto. All’inizio abbiamo accolto benevolmente la chiusura della scuola. Una settimana di riposo non ci avrebbe fatto male. Il fatto è che poi la settimana è diventata un mese, due …tre…e a scuola non siamo più rientrati.

Però nonostante le grandi fatiche di questo anno difficile e terribile posso dire che qualcosa di positivo lo porto a casa.

Ma sai una cosa? Non credere sia merito tuo, anno dispettoso e irriverente. Il merito è della meravigliosa avventura che si chiama VITA e che decide di rimanere tale anche quando tutto attorno fa paura, anche quando la speranza sembra andarsene. E così in barba a tutte le volte in cui mi son detta che non vedevo l’ora che tu te ne andassi, sono qui a dirti grazie!

Grazie perché la convivenza forzata in casa mi ha fatto capire di aver fatto la scelta migliore del mondo quando ho deciso di lasciare le poche sicurezze che avevo per un futuro pieno di punti di domanda. E così ecco la mia top ten 2020 – ovviamente parto dalla posizione numero 10 per salire sul podio:

10. Il mio lavoro, che mi sta donando tante soddisfazioni;

09. I miei occhiali nuovi;

08. Il giorno in cui Mimma ed io, al telefono, abbiamo saputo di essere nuovamente colleghe per un anno!

07. Ho ripreso a scrivere, e scrivere seriamente…

06. Mimma, Palmira e Valeria … tre colleghe, tre nuove amicizie preziose…rigorosamente in ordine alfabetico:)

05. Mio fratello che ha superato una grandissima battaglia e l’ha vinta ridonandosi una nuova vita!

04. L’ Alveare, che mi ha messo le ali, mi sprona a superare i miei limiti e a credere in me;

03. Il forno nuovo;

02. I miei figli , che ogni giorno crescono e mi riempiono di orgoglio.

……..and the winner is …..

Colui che mi sopporta e mi supporta ogni giorno… Michele, a cui va una grande medaglia per non averci mandato a quel paese durante questi mesi fianco a fianco, giorno dopo giorno, con la didattica a distanza di tutti, con le quarantene, le adolescenze in corso…

e un piccolo premio a me… che nonostante tutti i mostri e i fantasmi di sempre ho tenuto botta!!!

Un ringraziamento a Chiara che ci ha permesso di prendere spunto dalla sua storia personale per guardare meglio a quella di tutti… Un anno da dimenticare il 2020 ma certamente ognuno di noi ha anche ricevuto in dono qualcosa per cui dire grazie e accogliere con fiducia il nuovo anno. A tutti Buon 2021 ricco di benedizioni!!!!