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Briciola di Febbraio 2020

Briciola di Febbraio 2020

Briciola di Febbraio 2020

NON DIMENTICARMI MAI

Scritto di Carla pubblicato nella rivista “Il Seme”

Ora tratto dal Libretto “I Semi di Carla” a cura di Antonio Mennonna

Quella che segue è una lettera particolare del 1999, l’ho trovata mettendo a posto la corrispondenza accantonata da ricordare, e mi sono passate davanti le persone, le storie, gli affetti, le speranze, la vita di ognuno. Com’è facile dimenticare! Lo scritto, invece, è lì a fare memoria e a parlare ancora. Quante grazie ricevute!

Su Tamara mi sono fermata. Ora vive nella vita eterna, certamente ha incontrato il Dio della Misericordia, il padre dei poverini, il pastore che fa festa per la pecorella smarrita e ritrovata. Per quei momenti di gioia che ha avuto, anche con la mia risposta alla sua lettera. Riporto qui quanto mi ha scritto e spero davvero che crescano così in noi sentimenti di comprensione e compassione amorevole per tante creature che, come lei, sono schiave di catene tanto pesanti e dolorose dalle quali tentano, con tanta fatica, di liberarsi.

11 febbraio 1999 – Cara Carla, mi presento, ma prima di farlo ti mando subito un abbraccio pieno d’amore, perché sto leggendo i tuoi libretti, trovati qui al Sermig; sono i primi che riesco a leggere, quasi come mangiare senza annoiarmi o lasciarli giacere lì in attesa di riprendermi o che me ne venga la voglia.

Ti ho conosciuta grazie al Sermig dove mi trovo agli arresti domiciliari per problemi passati di eroina e cocaina, brutte conoscenze e un amore disperato per un drogato. Poi, un altro problema grave che mi porto dentro da dodici anni, è che sono malata di anoressia bulimica nel senso che o non mangio o mi abbuffo e poi vomito tutto. Una lotta tremenda che però questa volta voglio vincere, perché qui ho trovato l’amore e tanta generosità. Qui c’è tanta gente che, pur soffrendo, ti insegna a sorridere, a non sprecare, ma a donare, è un volta-pagina. Io continuo a provare passettino dopo passettino, ho paura, non voglio tornare al reparto detenuti, quando posso farcela da sola, ho paura, ho i nervi a pezzi.

E’ un anno e mezzo che non vedo mia madre; mi dicono che è ancora presto, mi danno risposte incerte. Ho avuto anche una brutta epatite, da un anno sono anche sieropositiva, ma sono viva e credo che questa vita sia un passaggio da sfruttare per lasciare un messaggio, un qualcosa di utile. Io amo la vita, i colori, la gente, scrivere, leggere, disegnare, fare foto. Ho 26 anni e sto cercando ancora una valida e giusta motivazione per dare un senso più profondo e concreto alla mia vita.

Ti voglio bene Carla, so che non stai bene, ma se riesci a trovare tempo e forza, rispondimi, non dimenticarmi.                                                                                                                 Tamara

23 febbraio 1999 – Fin dalle prime parole della tua lettera ho capito il bene che mi vuoi, anch’io te ne voglio, ma più grande ancora del bene è il desiderio che ho che tu stia meglio. Sono sicura che con l’aiuto di Dio, la tua buona volontà e le persone generose che hai vicino, ce la farai a diventare quella che desideri essere. Certo sarà fatica, ma non si fanno gioielli con la latta, bensì con l’oro “colato”. Tu sei più preziosa dell’oro; qualcuno ha voluto infangarti, ma ora grazie a Dio, hai trovato chi ti aiuta a riemergere con tutta la tua bellezza, dal fango dove eri caduta. Ce la farai. Coraggio, aiutati con la preghiera, vai davanti a Gesù e sta in silenzio: ascolta, ascolta. La più bella preghiera è quella del silenzio e dell’ascolto. Non desideri anche tu di essere ascoltata? Chi sa ascoltare è davvero un amico.

Ebbene, Gesù è l’amico che ti parla. Ti vuole un bene infinito, unico, sei “positiva” al suo amore, sei oggetto della sua tenerezza, ti aspetta per fare una gran festa con te. Buttati fra le sue braccia, non farlo aspettare. Sono le 08:00, alle 09:00 vado a Messa e ti porto con me, chiederò a Gesù di darti quello che desideri con tanta passione. Lui sarà la tua forza. Non sai quante anime ti aspettano, per conoscere attraverso te, le meraviglie della misericordia di Dio.                                                                                                                                                                Carla

28 febbraio 1999 – Non ci crederai ma nello stesso giorno in cui mi è arrivata la tua lettera ho cominciato a mangiare qualcosa senza vomitare. Prego per te, perché mi sei entrata nel cuore con i tuoi libretti e poi perché mi hai risposto subito e hai scritto a mano… che bella calligrafia! Continuo a pensarti nella speranza di poterti leggere ancora, sei chiara, semplice e vai dritta al cuore. Ti chiedo di scrivermi presto; è bello pensare che qualcuno mi legge e mi risponde. Con ansia aspetto una tua risposta. Non dimenticarmi mai. Ti voglio bene, ti penso. Un bacio a te e a tutti quelli che ti scrivono!                                                                                              Tamara

Ho voluto raccontare il breve incontro avuto con Tamara attraverso la corrispondenza, perché proprio lei ha desiderato lasciare un messaggio a tutti noi per non “sciupare” la vita. Chi avrebbe mai pensato che, a distanza di anni, molti avrebbero letto il suo messaggio?

Occorre fare e dare spazio a tutti, perché Dio non ha bisogno di “esperti” per parlarci, ma di poveri peccatori come siamo noi.

Tamara fino alla fine ha lottato per vincere la sua battaglia, chissà quanti sforzi avrà fatto: propositi, vittorie, sconfitte, fughe…

Dio l’ha presa con sé e in lui ha trovato certamente quella pace che ha sempre desiderato e, forse, mai raggiunto. Forse anche lei avrà sentito all’ultimo istante, come il buon ladrone: “Oggi sarai con me in Paradiso”, perché la sua vita è stata tormento fra desiderio di bene e tentazioni al male, è stato un susseguirsi di ferite e rimarginazioni… E Dio ha visto, ha certamente sentito quel grido espresso nelle sue lettere e ha risposto da Padre amoroso e pieno di misericordia.

Grazie Tamara a nome di tutti quelli che accoglieranno la tua voce: non dimenticarmi mai… e risponderanno a quelli che, come te, oggi, chiedono a noi, da queste pagine, di non essere dimenticati.