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A colazione con mia moglie…

A colazione con mia moglie…

Era una mattinata movimentata, quando un anziano gentiluomo di un’ottantina di anni arrivò per farsi rimuovere dei punti da una ferita al pollice. Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9.

Rilevai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata oltre un’ora prima  che qualcuno potesse vederlo.
Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, dal momento che non avevo impegni con altri pazienti, che mi sarei occupato io della ferita. Ad un primo esame, la ferita sembrava guarita: andai a prendere gli strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita. Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro appuntamento medico dato che aveva tanta fretta. L’anziano signore mi rispose che doveva  andare alla casa di cura per far colazione con sua moglie.

briciola di giugnoMi informai della sua salute e lui mi raccontò che era affetta da tempo dall’Alzheimer.
Gli chiesi se per caso la moglie si preoccupasse nel caso facesse un po’ tardi. Lui mi rispose che lei non lo riconosceva già da 5 anni.
Ne fui sorpreso e gli chiesi:
“E va ancora ogni mattina a trovarla, anche se non sa chi é lei?’
L’uomo sorrise e mi batté la mano sulla spalla dicendo:
• ”Lei non sa chi sono, ma io so ancora perfettamente chi é lei”.

Dovetti trattenere le lacrime… Avevo la pelle d’oca e pensai:
“Questo é il genere di amore che voglio nella mia vita”.
IL VERO AMORE NON É NÉ FISICO NÉ ROMANTICO.

Il vero amore è l’accettazione di tutto ció che é, é stato, sarà e non sarà.
Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto,
ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.
La vita  non é una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare  nella pioggia. Sii più gentile del necessario, perché ciascuna delle persone che incontri sta combattendo qualche sorta di battaglia.

 


Questa pagina stupenda me l’ha inviata Massimo Laveroni marito di Anna. Molte briciole conoscono questa stupenda famiglia (venuta a Loreto nel 2006) che ha adottato 5 figli di cui due handicappati gravi. La più grande si è ammalata di leucemia, ora sta meglio, ma è sempre in cura. Famiglia stupenda e felice, nonostante le difficoltà quotidiane.
Fra le lettere che ricevo dalle briciole ce ne sono tante che riportano testimonianze di mogli, mariti, figli che, nonostante, uno dei loro cari, sia nelle stesse condizioni della signora sopra descritta, è doppiamente rispettato, ascoltato, accudito, coccolato come la persona più degna, direi, di venerazione e di attenzione, proprio a causa della sua malattia che è espressione della Croce di Cristo.
Ce ne dà un esempio Papa Francesco quando abbraccia con particolare tenerezza le persone che, all’apparenza, sembrano meno capaci di ricambiare con affetto e consapevolezza, tale atto.
Se cominciasse anche solo una o uno di noi a comportarsi così, migliorerebbe il mondo.

Con affetto Carla Zichetti – briciola

Hai anche tu un fatto da raccontare? Se vuoi, mandamelo, non tenerlo per te. Non si gioisce, né si soffre da soli, quando ci si ama e ci si sente in famiglia. Condivideremo la tua gioia, la tua fatica, sarai di esempio e pregheremo per te e con te. Ricordi  la parabola dei talenti? Chi li ha fatti fruttare è stato premiato, ma chi li ha sepolti…è stato condannato. Tutto quello che abbiamo ricevuto è dono di Dio per tutti, anche la condivisione nel dolore, come nella gioia.
Grazie a tutte le persone che risponderanno a questo invito…è già un primo passo per sentirci famiglia di Dio. 
…E SAREMO FELICI INSIEME.

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