MA TU CHI DICI CHE IO SIA?
…disse loro: “Ma voi chi dite che io sia?. Rispose Simon Pietro: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. E Gesù disse: “Beato sei tu Simone figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno detto, ma il Padre mio che è nei cieli”.
Gesù non chiede: cosa avete imparato? Che parola vi ha colpito? Qual’è il centro del mio insegnamento? Ma: chi sono io per te? Tu con il tuo cuore, con la tua fatica, con la tua gioia e il tuo peccato, tu cosa dici di Gesù Cristo?
Le parole più vere sono sempre al singolare e mai parole d’altri. Non servono libri o catechismi, non studi, letture o risposte imparate, ma ciascuno dissetato alle fonti di Dio, inciso dalla spada e due tagli della sua Parola, ciascuno, caduto e risorto, può dare la sua risposta.
Tu sei per me un “crocefisso amore”.L’amore ha scritto il suo racconto sul tuo corpo con l’alfabeto delle ferite, indelebili come l’amore.
Tu sei per me un “disarmato amore”, che mai sei entrato nei palazzi dei re, mai hai radunato eserciti e, in questo mondo di arroganti, hai detto: “Beati i miti, gli inermi, i tessitori di pace”.
Tu sei per me un “inseparato amore”, perché nulla mai, né angeli né demoni, nè cielo né abisso, nulla mai ci separerà dal tuo amore di Dio. (cf.Rm 8,39).
Nulla mai. Due parole assolute, perfette, totali: inseparabili sono dall’amore. I due simboli di oggi sono: la chiave e la roccia. Pietro è roccia nella misura in cui trasmette Cristo, tesoro per l’intera umanità. E’ roccia nella misura in cui mostra che Dio è vivo fra noi,crocefisso amore, disarmato amore, inseparato amore.
Ma ogni discepolo è roccia e chiave. Chiave che apre le porte belle di Dio, roccia su cui far conto per costruire la casa comune. Chiamato a legare e sciogliere, a creare nel mondo strutture di riconciliazione.
Voi chi dite che io sia? Non mi basta dire Dio; Cristo non è ciò che dico di lui, ma ciò che vivo di lui, come la vita non sta nelle mie parole sulla vita, ma nel mio patirle:
“Mi guardano negli occhi e rimangono estatici,
perché capiscono che io ti ho visto, ti ho sentito,
e qualche volta almeno, ti ho anche udito. (Alda Merini)
Non una dottrina, non una morale, il cristianesimo è una Persona, un dolcissimo sogno sempre tradito, ma di cui non ci è concesso stancarci.
Padre Ermes Ronchi
Questo mese trascrivo il Vangelo che Padre Ermes Ronchi, pubblica ogni giovedì su AVVENIRE per la Domenica successiva. Consiglio a tutti di leggerlo o sul giornale o su internet www.avvenire.it cliccando su “rubriche”. E’ un dono di Dio alla portata di tutti, basta comprare il giornale ogni giovedì.
Mi sono accorta che molti erano assenti per ferie, perché pochi hanno letto la briciola di agosto.
Auguri a tutti. Stiamo sempre vicino a chi soffre, a chi cerca un po’ di speranza e facciamoci un “pezzetto di Gesù” per ognuno
Carla Zichetti
P.S. Se qualcuno ha un’esperienza o una testimonianza positiva da raccontare ce la faccia conoscere. La lucerna perché possa illuminare occorre metterla in alto perché tutti ne godano lo splendore, anche questa è carità, amore vero.
No Comments